DailyNet 1 ottobre 2013

Un segno promettente di stabilità del mercato globale dell’adv. Commenta così ZenithOptimedia la propria ultima previsione relativa alla spesa pubblicitaria a fine 2013, specificando che essa crescerà del 3,5% raggiungendo 503 miliardi di dollari e che il dato non è stato modificato al ribasso rispetto alla previsione di giugno. Segnali di sviluppo più forti sono però attesi per i prossimi due anni – +5,1% nel 2014 e +5,9% nel 2015 – soprattutto perché l’Europa, che attualmente agisce come un freno alla crescita annuncio globale, migliorerà le proprie performance, raccogliendo i frutti del trend positivo iniziato nel secondo trimestre di quest’anno, dopo 18 mesi di recessione. Il mercato pubblicitario dell’Eurozona dovrebbe quindi seguire lo stesso andamento, chiudendo quest’anno a -4,3%, ma recuperando nel 2014 (+0,7%) e mettendo a segno una positività più decisa (+1,9%) nel 2015. In questo contesto, l’Italia si avvia a chiudere l’anno, secondo ZenithOptimedia, con un calo della spesa del 14,2%. Il segno negativo caratterizzerà anche il 2014 (-2,7%), mentre solo nel 2015 si tornerà ad un segno positivo (+0,6%). Per quanto riguarda i mezzi, la centrale prevede per internet una media di crescita annua del 16% tra il 2013 al 2015. Il display è il segmento in più rapido sviluppo con un incremento annuo del 20%, grazie anche alla rapida ascesa di video online e social media advertising, che aumentano rispettivamente del 25% e il 33% di un anno. Tassi di sviluppo esorbitanti sono poi previsti per il mobile, che ZenithOptimedia accredita del +77% nel 2013, del +56% nel 2014 e del +48% nel 2015. La centrale stima quindi che la spesa globale per la pubblicità mobile arriverà nel 2015 a 33,1 miliardi di dollari, pari al 25,2% del budget raccolto dalla web adv e al 6,0% del totale mezzi. Tra il 2012 e il 2015 ci si attende che la pubblicità su internet rappresenti il 66% della crescita della spesa totale, superando di gran lunga la tv, destinata a contribuire per il 36% alla crescita globale. In questo quadro, nei prossimi tre anni si assisteranno a nuovi cambiamenti nel “media mix” globale, con internet che vedrà crescere la propria share dal 18,3% al 24,6%.