ADVExpress 25 febbraio 2014

Yahoo garantisce ampie opportunità di visibilità e comunicazione alle aziende. Come spiegato ad ADVexpress da Davide Corcione, director account management Yahoo, la digital company mette a disposizione una notevole quantità di formati pubblicitari altamente impattanti sia lato ‘branding’ sia lato ‘performing’. Aggiunge Corcione, Yahoo garantisce svariate possibilità di comunicazione. Sul versante ‘branding’, si distingue la classica log-in ad, realizzabile sia in versione statica (declinazione online della cartellonistica), sia in versione dinamica, attraverso video adv (format sempre più scelto dalle aziende), e il cosiddetto behavioural targeting, che, tramite specifici algoritmi, permette di valutare le attività online degli utenti, fornendo loro comunicazioni pubblicitarie ad hoc, in base a particolari interessi o abitudini di acquisto. Sul versante ‘performing’, spicca invece il keyword advertising, format preferito dalle aziende del settore travel, sia il direct response, che rimanda, precisa Corcione, all’utilizzo di banner in un’ottica non a impression, bensì a click. Tra i maggiori spender del settore travel spiccano le compagnie aeree e di navigazione come Alitalia e Costa Crociere, i tour operator come Alpitour, e le agenzie di viaggi online come Vola Gratis (Bravo Fly Rumbo Group). A conferma della specializzazione di Yahoo nel settore travel, quest’oggi la digital company ha presentato i risultati di una ricerca sulle dinamiche del settore.  I viaggiatori moderni sono alla ricerca di ispirazione e il web appare un mezzo particolarmente efficace nell’offrire opportunità di coinvolgimento su un terreno particolarmente emozionale. Lo studio di Yahoo ha coinvolto 6.467 rispondenti dai 18 anni in su nei principali Paesi europei (UK, Francia, Germania, Italia e Spagna) e si propone di scardinare il preconcetto sul turismo online che sino a ora sembra essere stato guidato principalmente dalle dinamiche di prezzo e meno da altri elementi. Ad esempio, solo il 15% degli europei si dichiara incurante della compagnia aerea adottata e di essere piuttosto totalmente coinvolto dall’offerta più conveniente. Allo stesso tempo, però, un terzo dei partecipanti all’indagine è del tutto infedele ai brand specializzati usati in precedenza per acquisire informazioni e prenotare i propri viaggi. All’interno della classifica dei fattori più influenti nel momento in cui si sceglie la propria vacanza, le prime posizioni vengono occupate da fattori strettamente legati all’area emotiva del relax e della scoperta di nuovi luoghi e culture. Mentre i fattori più ‘pratici’ risultano essere importanti, ma meno impattanti. Emerge l’opportunità di coinvolgere i viaggiatori su un terreno più emozionale, un aspetto oggi dimenticato da molti brand del settore turistico. Si tratta di un’esigenza tanto necessaria ed evidente quanto più si osservano i risultati relativi alla conoscenza e all’affollamento del mercato: circa il 70% degli intervistati, infatti, conosce da 10 brand in su. In un panorama così competitivo, il web appare un mezzo particolarmente efficace nel veicolare l’unicità e la distintività di un’azienda. Rispetto ad altri settori nei quali si stanno effettuando i primi esperimenti online, internet rappresenta il canale primario e più affidabile per la ricerca di informazioni sui propri viaggi (il 62% lo ritiene fonte di ispirazione), seguito dal passaparola di parenti e amici (51%) e solo in maniera distanziata dalla televisione (33%). La visualizzazione sembra essere la chiave per generare ispirazione: il 49% dei rispondenti ha dichiarato che preferisce creatività che contengano immagini in grado di evocare/anticipare gli scenari della vacanza. Mentre il search marketing può svolgere un ruolo complementare, ovvero quello di consolidare, attraverso una selezione attiva dei contenuti, le suggestioni. Ben il 77% degli intervistati ha cliccato su un link sponsorizzato all’interno della pianificazione di un proprio viaggio. Il web gioca un ruolo primario non solo nella fase di pianificazione, ma, soprattutto, nella fase del booking. Diverse ricerche dimostrano come l’esperienza all’interno dell’agenzia viaggi debba essere completamente riconfigurata nell’ottica dello showrooming e considerare le opportunità emergenti tramite le agenzie completamente web based (il 28% dei rispondenti ha prenotato una vacanza con questo strumento) per completare il gap (il 17% ha prenotato online sul sito di un brand con anche negozi fisici). Lo studio evidenzia anche le differenze tra i viaggiatori italiani e quelli del resto dell’Europa: gli italiani sono i più propensi a prenotare all’ultimo secondo. Ma i brand non possono permettersi questo lusso e devono muoversi per tempo.