Il sole 24 ore 1 marzo 2012
(Marco Mele)

Rinviare il passaggio al digitale nel Sud, defiscalizzare gli indennizzi per i canali 61-69 UHF, eliminare i vincoli agli operatori di reti locali, assegnare alle tv territoriali due frequenze del beauty contest. All’assemblea organizzata dalle associazioni Frt e Aeranti-Corallo, la replica del sottosegretario con delega alle Comunicazioni Massimo Vari “In oltre il 50% della capacità trasmissiva non si trovano programmi. E’ inadeguata la scelta di mantenere la propria frequenza anziché condividerla insieme agli impianti”.  “Le scelte dell’amministrazione ci penalizzano in tutti i modi”  sottolinea Marco Rossingnoli presidente di Aeranti-Corallo. “Le misure d’indennizzo per le nove frequenze confiscate sono offensive” spiega Maurizio Giunco presidente delle tv locali della Frt. La richiesta di rinvio delle date programmate per il passaggio al digitale di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia non è accolta dal sottosegretario: “La legge prevede il passaggio finale al 30 giugno e la restituzione delle frequenze entro fine anno: non vedo come si possano rinviare tali date” afferma Vari. Apertura del sottosegretario invece sulla possibilità di defiscalizzare gli indennizzi alle emittenti (il decreto è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale), Tesoro permettendo. “Ma per come è impostato il decreto” sottolinea Filippo Rebecchini presidente della Frt “occorre una norma primaria per non pagare il 50%di quella che è una riparazione del danno e non una vendita allo Stato”. Le tv locali chiedono anche un intervento di legge per semplificare le regole del settore.
Quanto ai partiti, il Pd rilancia la proposta di destinare alle locali le due frequenze destinate a Rai e Mediaset nel beauty contest, la Lega chiede la privatizzazione della Rai per riallocare il canone e Udc attacca Auditel e concentrazione pubbblicitaria.