Adv Express 9 marzo 2012

Grande espansione del commercio elettronico in Italia che secondo i dati della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm, nel 2011 ha prodotto un giro d’affari di 8,141 miliardi di euro, in crescita del 20% sul 2010, che aveva già fatto registrare un aumento del 17%.
Per il terzo anno consecutivo crescono più i prodotti, (+24%) che i servizi (+18%) nonostante questi pesino comunque due terzi del settore.
Nel 2011 aumenta il tasso di penetrazione dell’eCommerce B2c sul totale vendite retail che supera la quota del 2%. Aumentano i compratori online che diventano quasi 9 milioni, circa 1 ogni 3 utenti internet.
Roberto Liscia presidente Netcomm (Consorzio Commercio Elettronico Italiano) spiega come oggi, in un contesto di crisi globale, l’eCommerce non sia più solo una opportunità ma diventi un’esigenza inderogabile per le imprese italiane che vogliano competere sui mercati internazionali.
Due gli elementi alla base dell’aumento delle vendite eCommerce B2c in Italia: i progressi “strutturali” del canale e degli operatori e i nuovi fenomeni come il boom dei siti che vendono coupon (Groupon, Glamoo, Groupalia, LetsBonus, Jumpin, Poinx, Prezzo Felice) e  l’ingresso di nuovi player, Amazon su tutti, spiega Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2c Netcomm-Politecnico di Milano.
Ancora rilevante la differenza in valore assoluto con gli altri mercati europei (il mercato italiano è un sesto di quello inglese, un quarto di quello tedesco, la metà di quello francese) ma rivela un buono stato di salute crescendo a ritmi quasi doppi rispetto a UK, Francia, Germania e USA.
I servizi sono spinti nel 2011 dalle vendite di Coupon e dalle Assicurazioni, cresce il turismo (compagnie aeree), stabili le ricariche telefoniche, pochi punti percentuali la crescita del Ticketing (biglietteria eventi).
Il valore del mobile Commerce (vendite al consumatore finale da parte di merchant con operatività in Italia, mediante mobile site o application per  smartphone) passa da 26 a81 milioni di euro con una crescita del 210% e nel 90% si tratta di situazioni di acquisto dove è importante sfruttare la propria presenza on line in quel preciso momento.  Dove invece è il cliente a decidere il momento dell’acquisto, l’utilizzo del device mobile sembra ancora penalizzato per una oggettiva “inferiorità” rispetto al pc, conclude Riccardo Mangiaracina, Responsabile Ricerca Osservatorio B2C Netcomm-Politecnico.