DailyMedia  27 febbraio 2013

Lorenzo Sassoli de Bianchi commenta, come presidente di Upa, i risultati delle elezioni, che prefigurano conseguenze che rischiano di essere funeste per i consumi, gli investimenti e la industry della comunicazione, ma Sassoli aggiunge a proposito di quest’ultimo aspetto che “ormai i contratti con le agenzie sono stati fatti e non dovrebbero essere più a rischio”. “Non spetta a me fare analisi di scenario -continua- ma è evidente che il Paese chiede una nuova fase politica e che dal successo di Beppe Grillo emerge una forte richiesta di trasparenza e responsabilità, una terza Repubblica nella sostanza.” Prosegue Sassoli “Le elezioni hanno dato un solo segnale positivo, quello della grande vitalità dei mezzi, specialmente la tv e internet, sia per l’uso che ne hanno fatto i candidati, sia per come se ne sono avvalsi gli elettori per informarsi. La televisione ha permesso il recupero di Silvio Berlusconi e la rete è stata determinante per il successo di Grillo, mentre i sistemi editoriali integrati di quotidiani e relativi siti hanno garantito un’immediata e analitica copertura delle notizie e degli aggiornamenti; i rimandi tra tv e nuovi device sono stati evidenti. Insomma, ci sono ottimi mezzi e piattaforme su cui investire, ma pessime condizioni economiche, che questa instabilità peggiora, perchè ci rende meno attrattivi per gli investitori pubblicitari.” L’Upa non ha ancora fatto un suo forecast sugli investimenti 2013, ma Sassoli si limita a dire che la prospettiva è che si vada verso un saldo negativo peggiore del -5% rispetto al 2012 prospettato da qualche operatore in questi giorni.