DailyNet 23/09/2014

 

E’ online il nuovo Panorama.it, totalmente ripensato, con più spazio ai contenuti, nuovi formati pubblicitari e un’attenzione ancora maggiore alla navigazione mobile. Il sito si presenta ora con una grafica più pulita e un layout semplice, nel quale prevale il bianco dello sfondo. Grazie allo spazio tra gli elementi, emergono con forza emotiva testo e soprattutto immagini. Queste ultime costituiscono uno dei punti di forza della strategia di Panorama.it, capace di raccontare storie a forte impatto grafico ed emozionale. Nelle dodici aree tematiche in cui si dividono i contenuti di Panorama.it prevale un linguaggio semplice e diretto, un taglio fortemente orientato al servizio, che permette di esporre temi complessi con freschezza narrativa e un approccio che non perde mai di vista l’importanza di informare nel quotidiano. Le opportunità pubblicitarie Nelle opportunità pubblicitarie si concentrano alcune tra le novità più significative di Panorama.it, che si apre al native advertising e al branded content per aumentare la visibilità dei propri inserzionisti. Un approccio che permetterà agli investitori di poter contare in maniera sempre più integrata sul “sistema” Panorama: il magazine, il sito e gli eventi. I partner diventano contributor del sito, con la possibilità di integrare contenuti e storie nel flusso redazionale. I contributi dei brand, opportunamente contestualizzati e caratterizzati da una grafica ad hoc e da disclaimer redazionali, affiancano gli altri contenuti senza interrompere il flusso di navigazione. L’apertura al native advertising si concretizza anche in un canale che ospita la voce dei partner, offrendo loro un alto livello di endorsement. «È una direzione necessaria e una evoluzione importante – ha commentato Davide Mondo, ad di Mediamond Digital – in quanto va a strutturare quello che Mediamond fa da sempre, e cioè la creazione, in contesti editoriali puri, di spazi di comunicazione che siano dei veri contenuti per i lettori. è un’opportunità che molti brand potranno cogliere, potendo contare, oltre che sulla notorietà della testata, sulla competenza specifica dell’editore, che è appunto quella di raccontare».