DailyMedia 14 novembre 2013

RCS MG ha registrato nei primi nove mesi dell’anno perdite per 175,3 milioni di euro, rispetto al rosso di 380,5 milioni di un anno prima. I ricavi sono di 965,4 milioni, rispetto ai 1.119,4 milioni del 2012. Nei nove mesi le perdite operative di Rcs si portano a 178,3 milioni (-400,8 milioni nel pari periodo 2012). L’indebitamento netto cala a 547,4 milioni di euro, rispetto agli 845,8 milioni a fine 2012. Dopo la copertura anche delle perdite a fine maggio, per circa 78 milioni di euro (107 milioni a livello consolidato), decisa in assemblea, la capogruppo al 30 settembre, tenuto conto delle riserve, “non evidenzia la fattispecie prevista dall’art. 2446 del codice civile” che prevede la copertura delle perdite. In assenza di eventi allo stato non prevedibili e sulla base delle attuali previsioni, afferma Rcs, anche per fine 2013 non “si evidenzia tale fattispecie”. I ricavi pubblicitari del gruppo si riducono a 337,9 milioni dai 428,2 milioni di un anno prima (-21,1%). I ricavi da attività digitali salgono al 10,7% dei ricavi totali di gruppo (8,9% al 30 settembre 2012). Il margine operativo lordo (ebitda) pre oneri e proventi non ricorrenti negativo per 21,3 milioni (era positivo per 12,6 milioni). L’ebitda post oneri e proventi non ricorrenti negativo per 121,6 milioni (era negativo per 30,4 milioni). I benefici da efficienze sono oltre i 62 milioni, superando le previsioni. A livello delle singole aree, i Quotidiani Italia vedono un margine operativo lordo (ebitda) negativo per 22,5 milioni (positivo per 39 milioni un anno prima). Senza oneri e proventi non ricorrenti è positivo per 20,5 milioni (era 21,7 milioni). I ricavi sono di 365,5 milioni (-14,8%). I ricavi pubblicitari sono pari a 143,1 milioni, in flessione del 20,5% rispetto all’anno precedente. La raccolta sui mezzi online, in crescita rispetto al pari periodo 2012, raggiunge il 21,3% dei ricavi pubblicitari dell’area. I ricavi diffusionali passano da 219,8 milioni del 30 settembre 2012 a 195,4 milioni, evidenziando un +24% nei ricavi editoriali digitali sostenuti dallo sviluppo dell’offerta sulle nuove piattaforme multimediali. I Periodici hanno un mol negativo per 41,9 milioni (era -14,1 milioni). Senza gli oneri non ricorrenti l’ebitda è negativo per 16,7 milioni (in peggioramento di 7,8 milioni dal 2012). I ricavi segnano un calo del 26,6%. I ricavi pubblicitari ammontano a 47 milioni (67,8 milioni al 30 settembre 2012); a perimetro omogeneo, risultano in calo del 21,9% (-12 milioni) rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. I ricavi degli abbonamenti e delle copie digitali di tutte le pubblicazioni dell’Area presentano una crescita del 47% rispetto al pari periodo 2012. In Spagna Unidad Editorial segna mol negativo per 22,5 milioni (era -36,2 milioni). Senza oneri e proventi non ricorrenti è negativo per 7,6 milioni (era -6,1 milioni). I ricavi sono di 273,4 milioni (-11,5%). L’area Libri segna un mol di -5,2 milioni (era -4,6 milioni). Escludendo oneri e proventi non ricorrenti e le attività Collezionabili è positivo per 5 milioni (aumentando di 2,7 milioni). I ricavi vanno a 179,8 milioni (-5,1%, ma non considerando i Collezionabili il calo è del 3%). A fine settembre l’organico medio del gruppo Rcs si è ridotto da un anno prima di 960 unità a 4.780. Al netto delle attività dismesse e degli organici relativi alla cassa integrazione l’organico è di 4.134 persone (4.591 nel 2012). RCS prevede infine per l’esercizio 2013 ricavi in calo del 12% con un ebitda ante oneri non ricorrenti positivo e inferiore al 3% dei ricavi in relazione all’effetto delle azioni di contenimento dei costi. RCS ha infine firmato ieri il contratto preliminare di cessione del comparto immobiliare di via San Marco e via Solferino con Blackstone Real Estate Partners Europe IV (di seguito Blackstone Real Estate Partners), per un valore complessivo di 120 milioni. Il suddetto comparto immobiliare, che oggi è rappresentato da un’unica scheda catastale, verrà suddiviso in tre porzioni che rappresenteranno tre blocchi distinti: Blocco 1 (edificio storico sede del Corriere della Sera in via Solferino), Blocco 2 (area sita su via Moscova e via San Marco), Blocco 3 (area su via Balzan). Il valore totale della compravendita di 120 milioni è così suddiviso: 30 milioni per il Blocco 1; 66 milioni per il Blocco 2; 24 milioni per il Blocco 3.