DailyMedia 11 marzo 2014

RCS MediaGroup ha chiuso il 2013 con perdite per 218,5 milioni di euro, rispetto al risultato negativo per 507,1 milioni del 2012. I ricavi consolidati sono pari a 1.314,8 milioni, rispetto ai 1.513 milioni del 2012. Il gruppo editoriale sottolinea di aver raggiunto i target di profittabilità e generazione di cassa previsti per il 2013 nell’ambito del piano triennale. Il margine operativo lordo prima degli oneri e dei proventi non ricorrenti del gruppo è stato nel 2013 pari a 27,6 milioni (50,l9 nel 2012). L’indebitamento finanziario netto a fine 2013 risulta a 476 milioni (845,8 milioni a fine 2012). I ricavi pubblicitari sono stati pari a 476 milioni (-18,8%), mentre i ricavi diffusionali ammontano a 720,3 milioni (-11%). Le azioni di efficienza e contenimento costi hanno superato di 10 milioni quanto previsto nel piano per lo sviluppo, spiega la società, portando a fine 2013 benefici per circa 92 milioni. Gli investimenti complessivi sono stati pari a 41 milioni, 20 dei quali nell’area digitale. I ricavi da attività digitali sono cresciuti del 3% arrivando a 147 milioni di euro (l’11% dei ricavi complessivi). A livello divisionale, i ricavi dell’area Quotidiani Italia sono pari a 487,9 milioni (-13,3%) con un margine operativo lordo negativo per 2,9 milioni (positivo per 51,4 milioni nel 2012), escludendo oneri e proventi non ricorrenti è positivo per 45,5 milioni e in contrazione di 17,8 milioni rispetto al 2012. I ricavi pubblicitari sono pari a 199,8 milioni, in flessione del 18,4% rispetto all’anno precedente. La raccolta sui mezzi online, in crescita rispetto al pari periodo 2012, raggiunge il 21,5% dei ricavi pubblicitari dell’area. I ricavi diffusionali passano da 285 milioni del 31 dicembre 2012 a 257,3 milioni, pur sostenuti dalla crescita del 16,5% nei ricavi editoriali digitali supportati dallo sviluppo dell’offerta sulle nuove piattaforme multimediali. I Periodici segnano ricavi di 132,8 milioni (-26,5%, ma a perimetro omogeneo ed escludendo le testate chiuse e cedute scendono del 17,4%), con mol negativo per 42,7 milioni (-15,8 milioni nel pari periodo 2012; senza gli oneri non ricorrenti il mol è negativo per 17,3 milioni in peggioramento di 9 milioni). I ricavi pubblicitari ammontano a 65,9 milioni (93,6 milioni al 31 dicembre 2012); a perimetro omogeneo, risultano in calo del 18,2% (-13,8 milioni). Le attività televisive (Digicast) vedono ricavi per 14,3 milioni (14,8 milioni nel 2012) con un ebitda di 7,3 milioni (7,6 milioni nel 2012). Buone le performance del canale Dove, con un ascolto medio nel 2013 pari a circa 4.043 amr, in crescita (+20%) rispetto al pari periodo del 2012. I ricavi dei Libri si attestano a 251,8 milioni (-7,9%), con un mol di 4,2 milioni (5,5 nel 2012). I ricavi di Unidad Editorial in Spagna sono a 371,7 milioni (-10,4%), con mol negativo per 11 milioni (-32,2 milioni nel 2012). RCS chiude il 2013 con un organico di 3.982 dipendenti e in calo di 528 unità rispetto al 2012, dopo i piani di riorganizzazione in quasi tutte le aree del gruppo. L’organico medio al netto delle attività destinate alla dismissione e dismesse è paria 4.363 persone, in riduzione di 343 unità. RCS prevede per il 2014 un risultato netto ancora negativo, sebbene in miglioramento rispetto al 2013. La società vede poi il margine operativo lordo ante oneri non ricorrenti in crescita e l’indebitamento in contrazione. L’accelerazione del piano di efficienze attuata nel 2013 e prevista nel 2014, spiega poi RCS, consentirà di raggiungere il target triennale di taglio di costi previsto nel piano 2013-2015 con un anno di anticipo. Dal 1 gennaio 2014, intanto, la società ha varato una riorganizzazione dei settori operativi, in particolare con la creazione del settore Media Italia, che raggruppa le attività di Quotidiani Italia, Periodici e Attività Televisive, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente i prodotti editoriali verticali ed integrati. Gli altri settori sono: Media Spagna, Pubblicità ed Eventi, dove confluiscono RCS Sport e l’area pubblicità, e Libri. Ieri si è svolto il del cda del gruppo, riconvocato per il 24 marzo “per completare l’esame dei punti all’ordine del giorno e provvedere alla convocazione dell’assemblea prevista l’8 maggio in unica convocazione, al fine di consentire, alla luce dell’ampliamento del flottante, la più ampia partecipazione ai lavori assembleari”.