DailyMedia 30 aprile 2013

RCS MediaGroup ha registrato nel trimestre una perdita della capogruppo di 78 milioni di euro e ha deciso di abbattere il capitale sociale per 139,3 milioni. L’Assemblea per l’aumento di capitale è stata fissata per il 30 maggio. All’assemblea verrà proposto un aumento di capitale fino a 500 milioni e di attribuire al CdA una delega per ad aumentare il capitale sociale per massimi 200 milioni di euro fino a un importo complessivo di massimi 600 milioni entro il 2015. Nel dettaglio la ricapitalizzazione prevede l’emissione di azioni ordinarie fino a 400 milioni e 100 milioni di azioni di risparmio di nuova categoria (azioni di categoria B). Il CdA, comunica Rcs, ha approvato un accordo di pre garanzia relativo al solo aumento di capitale ordinario sottoscritto da Banca IMI e BNP Paribas (in qualità di Joint Global Coordinators), Centrobanca, Mediobanca, Commerzbank e Banca Aletti. Al 28 aprile un’ulteriore banca ha manifestato la propria disponibilità a sottoscrivere un accordo di pre-garanzia di contenuto analogo per un importo massimo pari a 10 milioni di euro con la precisazione che tale accordo potrà essere sottoscritto una volta perfezionato il procedimento autorizzativo interno di tale banca. L’assemblea, dopo le dimissioni di Giuseppe Vita, Paolo Merloni e Andrea Bonomi e con la scadenza del mandato di Laura Mengoni (cooptata in CDA il 12 febbraio), dovrà nominare i nuovi amministratori previa eventuale rideterminazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Fiat e Intesa Sanpaolo hanno deciso di impegnarsi su RCS MG oltre la loro quota di pertinenza. Il Lingotto ha comunicato alla società di voler rilevare da altri soci aderenti al patto diritti per un ulteriore 2,805% del capitale sociale ordinario. La banca invece intende acquistare dai soci del patto un quantitativo di diritti che comporti un complessivo esborso non superiore a 10 milioni. Inoltre, all’interno del sindacato di blocco Mediobanca, Fiat, Fondiaria SAI, Pirelli, Intesa Sanpaolo, Mittel ed Edison hanno fatto pervenire alla società separate lettere di impegno a sottoscrivere la quota di propria pertinenza dell’aumento di capitale per circa il 44% del capitale sociale ordinario, al netto delle azioni ordinarie di proprietà della società. La DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle, Dorint Holding ed Edizione invece, possessori complessivamente di circa il 13,8% del capitale sociale ordinario di RCS MediaGroup, hanno invece comunicato alla società “la loro indisponibilità ad approvare un’operazione di ricapitalizzazione così strutturata”.