DailyMedia 14 aprile 2014

Rai, sotto il d.g. Luigi Gubitosi, è tornata in utile, di 5 milioni di euro, nel 2013, invertendo la tendenza rispetto ai 245 milioni di perdite del 2012. Anche i ricavi commerciali sono saliti dell’8,4%. La pubblicità ha invece chiuso a -8,5% (-4% quella solo televisiva, a 632 milioni di euro), quindi meglio di Mediaset e del mezzo nel suo insieme, mentre sono andati male la radio (29 milioni, -17,3%) e il cinema (12,7 milioni, -30,2%), entrambi con una performance peggiore dei rispettivi settori, e bene internet (7,7 milioni, +25,6%). Sul fronte della raccolta (che è stata di 682 milioni di euro versus i 745 del 2012) però, c’è da notare la progressiva riduzione della contrazione nell’arco dei primi tre trimestri, passata dal -19% del primo al -14% del secondo e al -2% del terzo, per finire addirittura in positività a +6%, nel quarto. Un trend che Rai Pubblicità consolida anche nel primo quarter 2014, con un +3,9%. Anche qui si può dedurre che ci sia stata una notevole accelerazione nello scorso bimestre, visto che sui canali televisivi, gennaio si è chiuso a +1% secondo i rilevamenti Nielsen. Sono i frutti anche del riassetto della concessionaria avviato da metà 2013 dall’a.d. Fabrizio Piscopo. In ogni caso, sempre negli scorsi 12 mesi, la market share di Rai Pubblicità sul fronte tv è cresciuta dello 0,6% (+1,1% considerando anche i grandi eventi sportivi), grazie anche ai nuovi formati proposti. Per quanto riguarda gli ascolti, invece, la Rai si conferma leader in prima serata con il 40%, anche se ha perso 1,4 punti (più o meno come Mediaset): questo, grazie alle reti specializzate (+0,4%), mentre le generaliste hanno perso l’1,7%. Le radio hanno avuto invece un risultato in linea (-0,2%) sul 2012. Positiva anche la crescita delle pagine viste sui siti del gruppo, al +5,7% (+14,4% rai.tv). Intanto, sempre Rai Pubblicità ha confezionato la proposta commerciale corrispondente a quella editoriale per il prossimo Giro d’Italia, che si correrà dal 9 maggio all’1 giugno e che verrà trasmesso da Rai 3 e Rai- Sport 2, oltre che su Radio Rai 1 e online. I singoli spot in diretta costano 20.000 e 45.000 euro per il peak stage e dai 13 ai 26.000 euro per la programmazione accessoria, che coinvolge anche Rai Storia. La novità sono gli Split Giro (spot da 15’’ impaginati nel nuovo formato durante la diretta in simulcast e la replica della tappa su RaiSport 2) con prezzi da 35 a 80.000 euro (stesse cifre per gli Inspot), mentre le telepromozioni in testa al break Arrivo vanno da 40 a 90.000 euro per 60”; i billboard (464) costano infine 560.000 euro.