DailyNet 6 marzo 2013

In linea col mercato internazionale, anche in Italia il Performance Marketing è un driver di crescita per le aziende e rappresenta una quota significativa dell’online marketing. Nell’utilizzo di questo modello di adv, un modello che rivela grandi potenzialità, c’è ancora da imparare, sfatando “falsi miti” e analizzando la specificità di ogni singolo canale e strategia. Questo è emerso del primo Iab Seminar del 2013, tenutosi ieri a Milano e dedicato al tema del Performance Marketing, di cui è stato analizzato lo stato dell’arte in Italia e le opportunità. Oggi quello del Performance Marketing è un mercato che vale in UK il 7-9% del totale degli investimenti in online advertising, in Germania l’8%, in Francia addirittura il 14%, e, nel nostro Paese, secondo le stime di Iab Italia, si aggira intorno al 6%. Dall’analisi è emerso come, in linea con il mercato internazionale, anche nel nostro Paese il Performance Marketing -unico modello di adv in cui l’investimento è subordinato al raggiungimento di risultati concreti e misurabili- rappresenti una quota interessante dell’online marketing. Il modello a performance, che si è sviluppato passando dalla pura pianificazione di banner o semplici affiliati ad un ecosistema multicanale punto di incontro di publisher internazionali e locali, vede la crescita di diversi player nelle categorie affiliate marketing, trading desk, agenzie specializzate. Per una campagna a performance efficace è essenziale sfruttare i canali e le loro specificità, governare asset e tecnologie e adottare principi autocritici sui dettagli (es. Aff. Mktg).