ADVExpress 24/09/2014

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, 24 settembre, CCIGMall, innovativa piattaforma globale di e-commerce dedicata alle imprese (B2B) che, come aveva anticipato Paolo Panerai, chairman e Ceo Class Editori e CCeC, ai microfoni di ADVexpressTv, punta a portare le aziende italiane alla conquista del mercato online cinese. Presso l’Auditorium Pirelli, nella ex sede della Regione Lombardia, sono intervenuti, illustrando i dettagli dell’operazione e i numerosi vantaggi per le aziende che aderiranno alla piattaforma, i protagonisti che hanno realizzato e lanciato l’iniziativa, ovvero Century Fortunet Limited e Class Editori attraverso la controllata China Class e Commerce (CCeC). CCeC (www.ccec.eu) ha compiti più operativi e ha il ruolo di fornitore e main agent nei settori tipici del Made in Italy. È infatti il fornitore principale del comparto food&beverage (che si attende coprirà circa il 60% dei volumi di scambio della piattaforma) e main agent per l’altro grande settore che comprende fashion, luxury goods, accessori e design furniture. Come già pubblicato da ADVexpress (leggi news), il Gruppo Cremonini, uno dei principali operatori europei nella produzione e distribuzione di prodotti alimentari a livello internazionale, ha concluso un accordo con Class Editori per entrare nel capitale di CCeC diventandone partner strategico e operativo. Cremonini Spa ha acquisito il 5% della società e contribuirà alla gestione della partneship a livello operativo attraverso la controllata Inalca Food &Beverage (IF&B Srl). CCeC ha il compito di scegliere le aziende e i prodotti del Made in Italy che possono accedere a CCIG Mall, ma si occupa anche di intermediare prodotti e favorire la gestione del rapporto tra le aziende italiane e la piattaforma cinese. “Class Editori in Italia è piuttosto influente come Gruppo editoriale e ha creato anche solidi rapporti in Cina. Paolo Panerai in Cina non è certo uno sconosciuto”. Con queste parole Madam Guo Hong, Chairperson di Century International Group, ha spiegato perchè sia stata scelta Class Editori come partner per la creazione di CCIG Mall. “La scelta – ha aggiunto – è stata fatta per entrare nel Paese senza che ci fossero delle incomprensioni culturali”. Come ha dichiarato Panerai ai nostri microfoni, non solo fra le case editrici italiane Class Editori è quella che nel corso degli anni ha stretto maggiori rapporti con la Cina, ma il digitale ha causato una vera e propria rivoluzione nel mercato dell’editoria, rendendo più facile per gli operatori del settore aprirsi anche ad altri business, come appunto l’ecommerce. A regime la piattaforma CCIGMall darà accesso a quasi 3 milioni di negozi (che comprenderanno non solo quelli tradizionali, ma anche alberghi, ristoranti, comunità, club del golf o del tennis e altre attività) che si rivolgeranno a 1,4 miliardi di potenziali consumatori cui offrire i prodotti italiani. L’obiettivo è quello di aumentare contatti e ricavi puntando sulla semplificazione della catena distributiva. Si stima che al 2020 il volume d’affari sarà di circa 100 miliardi di dollari, e, come ha affermato Panerai ai microfoni di ADVexpressTv, di questa fetta l’Italia rappresenterà presumibilmente il 15%, anche grazie al fatto che attraverso CCeC l’Italia è il primo paese, degli otto selezionati, a poter accedere alla piattaforma di e-commerce (già oggi il mercato dell’e-commerce cinese è il primo al mondo per volume di transazioni). Tutto dipenderà naturalmente dalla fiducia che gli imprenditori italiani riporranno in questo nuovo strumento. Come é stato spiegato questa mattina, le aziende selezionate non hanno limite quanto a dimensioni ma devono proporre prodotti ideati e realizzati in Italia, già in commercio, da vendere in esclusiva per la Cina sul canale e-commerce oppure possono offrire nuovi prodotti studiati appositamente per la piattaforma. Class Editori è anche agente esclusivo per la produzione dei contenuti e delle pubblicità sulla piattaforma. In merito agli obiettivi di raccolta pubblicitaria Panerai ha spiegato ai nostri microfoni che i risultati dipenderanno dall’evoluzione concettuale che interesserà i produttori: le PMI solitamente non sono molto avvezze agli investimenti in advertising, ma in questo caso la situazione potrebbe essere diversa, perché non si tratterebbe di campagne di brand ma più connesse alla vendita dei prodotti. Le società italiane che volessero accedere a questo canale innovativo possono rivolgersi per la selezione a CCeC, punto di riferimento per le aziende, che ha i suoi uffici nel palazzo di via Burigozzo 1 che é stato chiamato ‘Door to China’, a testimoniare l’obiettivo di essere punto di riferimento per tutte le aziende che vorranno partecipare all’iniziativa e più in generale alle attività in Cina. Sono in corso convenzioni con banche e istituzioni che si occupano di attività legate al commercio; sul territorio cinese, invece, sono in fase di realizzazione 20 showroom permanenti all’interno dei quali i produttori avranno la possibilità di rendere fisicamente visibili i propri prodotti per i potenziali acquirenti. Ricordiamo che l’iniziativa è sostenuta anche da Bank of China (la principale istituzione finanziaria internazionale cinese), China Telecom (azienda leader nelle tlc), China Union Pay (il più grande operatore di carte di credito al mondo), China Merchants Bank (la principale banca commerciale cinese) e il China Council for the promotion of International Trade, la stessa società che gestirà anche i quattro padiglioni cinesi presenti all’Expo 2015. Questa mattina sono intervenuti in rappresentanza dei partner, tra gli altri, oltre a Guo Hong e a Paolo Panerai, Bian Jidong, General Manager, Bank of China; Zhang Gang, General Manager, China Council for the Promotion of International Trade; Han Tony, Senior Vice President, Century Fortunet Limited. Nutrita la rappresentanza delle istituzioni: S.E. LI RUIYU – Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia; Guido Podestà, Presidente della Provincia di Milano; Mario Melazzini, Assessore Attività produttive, Ricerca e Innovazione, Regione Lombardia; Franco D’Alfonso, Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale, Servizi Civici, Comune Milano.