DailyMedia 14 giugno 2013

Nei primi quattro mesi del 2013 il mercato italiano della pubblicità ha bruciato 500 milioni di euro. Lo dice Nielsen, che ieri ha reso noti i dati sugli investimenti del primo quadrimestre. Il totale progressivo si attesta a 2.163.170 euro, in calo del 18,7% rispetto allo scorso anno. Almeno un quinto di quei 500 milioni farebbe capo alle prime dieci aziende del mercato, vale a dire che i principali investitori stanno ancora alla finestra. Unica nota parzialmente positiva la lievissima inversione di tendenza che si nota nel confronto mese su mese. Infatti, da un gennaio a -15,3% la tendenza mese su mese è progressivamente peggiorata a febbraio, -17,7%, e marzo, -22,7%, mentre aprile si attesta a -18,2%. In virtù di questo fenomeno di leggero miglioramento anche a maggio e a giugno, Nielsen prevede che il primo semestre si chiuda a -14,8%, e azzarda una relativamente ottimistica ipotesi di chiusura 2013 a -10,8%, con un mercato complessivo intorno agli 8 miliardi di euro. Per il secondo semestre si attende una riduzione del deficit con l’anno precedente al 4,5. In questo contesto i mezzi continuano a perdere investimenti: i quotidiani sono sotto del 24,8%, circa 100 milioni di euro in meno dell’anno scorso, anche se si nota un timido segnale di miglioramento. I periodici chiudono a -23,9%, e peggiorano l’andamento rispetto al primo trimestre 2013 di oltre un punto e mezzo. La tv perde il 18,9%, con differenze significative da editore a editore ma conferma andamenti in linea con il mercato, mentre la radio chiude a -17,4% migliorando di un paio di punti il proprio trend rispetto al dato precedente. Cinema e direct mail registrano rispettivamente il -19,9% e -20,3%, mentre l’outdoor (affissioni, transit, out of home tv) contiene le perdite a -1,7%. Per la fine del 2013, Nielsen ipotizza una tv in linea con il mercato, con un primo semestre in calo del 17% e un recupero tra il -3% ed il -2% nel secondo, che tiene conto delle diverse performance ascrivibili ai singoli editori. La stampa periodica dovrebbe chiudere intorno al -19%, quella quotidiana al -23%, mentre la radio intorno al -12% e il direct mail al -16%. Un discorso a parte merita internet che tra tutti i mezzi è l’unico a registrare un andamento

Rassegna Stampa FCP del 14/06/2013

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positivo. Il dato del quadrimestre contiene un calo mese su mese del 2,1% a marzo e dello 0,6% ad aprile, trend che evidenziano come anche il web sia vittima

della progressiva erosione dei fatturati. Grazie al vantaggio accumulato in precedenza il saldo resta in attivo dell’1,4%, e ci si attende un’inversione di tendenza positiva. Per la fine dell’anno, Nielsen offre una stima più ampia rispetto alla misurazione dettagliata FCP-AssoInternet, che include anche search e social non rilevati come Google. La chiusura 2013 dovrebbe superare il 6%, con un valore assoluto di oltre 1,3 miliardi di euro e una quota sul totale del mercato di circa il 18%. Per quanto riguarda le categorie merceologiche, nel primo quadrimestre si assiste ancora al rallentamento di alimentari (-20,7%) e del settore farmaceutico (-14,8%), mentre le automobili sono fermi al -30,1%, stabili rispetto al -30,4% del primo trimestre 2013. Le tlc ad aprile registrano un incremento del 5,6%, riducendo il deficit complessivo del quadrimestre all’11,2%. L’unico settore in crescita è quello dell’informatica (+62,4%), che porta al mercato circa 30 milioni di euro in più e dovrebbe mantenere saldi positivi anche a fine 2013, a compensazione di quanto perso dal settore finanziario (-26,9%). La distribuzione ha segnato un’inversione di tendenza, passando da -10,4% nel primo trimestre 2013 a -2,9% nel quadrimestre, con un aprile in crescita del +18,6%. Secondo Nielsen, a fine anno si dovrebbero confermare i trend negativi ma ridotti, grazie anche al rimbalzo tecnico con il secondo semestre 2012 che si era chiuso a -21%.