DailyMedia 15 maggio 2013

Si ferma a poco meno di 1,6 miliardi di euro il valore del mercato pubblicitario nel primo trimestre 2013, considerando il perimetro dei mezzi e delle tipologie di advertising rilevate da Nielsen. Rispetto allo stesso periodo del 2012, mancano all’appello 371 milioni di euro, per una variazione complessiva in negativo del 18,9%. Il calo è distribuito in maniera abbastanza omogenea. Tutti i principali media registrano perdite comprese tra il -20% e il -30%, ad eccezione dell’outdoor, in attivo dell’8,4%, e di internet, che segna però una crescita modesta, +2,1. Anche per quanto riguarda i settori merceologici il calo è trasversale. Le aziende dei primi 5 comparti (alimentari, automobili, tlc, farmaceutici/sanitari e media/editoria) hanno ridotto i budget in maniera rilevante, con tagli che vanno dal -15% al -30%. I risultati del primo trimestre – spigea Nielsen – sono frutto della congiuntura economica molto critica, ma anche della incertezza politica pre e post elettorale che ha caratterizzato l’Italia. Difficile prevedere un’inversione di tendenza almeno nella prima metà dell’anno. Nel medio termine, se a livello europeo e nazionale dovessero essere adottate misure di sostegno alla crescita economica (allentamento dei vincoli di stabilità, erogazione dei crediti della pubblica amministrazione verso le imprese, alleggerimento o differimento del carico fiscale), è ragionevole sperare in una boccata d’ossigeno per i consumi e quindi in un leggero miglioramento della situazione del mercato pubblicitario nell’ultimo trimestre dell’anno.