ADVexpress 01/09/2014

La TV cresce di + 36,2 milioni, grazie soprattutto al traino dei Mondiali. Incrementi anche sui Quotidiani, +1,6 milioni, e sul web, +4,4 mln. In negativo i Periodici (-3,1 milioni), la Radio (-4,9 milioni) e il totale degli altri mezzi (-4,8 milioni). Il mercato nel primo semestre 2014 chiude a -2,4%, pari a circa 80 milioni in meno rispetto alla prima metà dello scorso anno. Tra i settori gli Alimentari sono in ripresa (+3%), Distribuzione (+5,6%) e Finanza(+17,1%). Le Tlc sono scese fino a ridurre di circa 1/3 gli investimenti rispetto al 2013 (-10,3%). In calo anche l’Automobile (-4,9%).

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel primo semestre 2014 chiude a -2,4%, pari a circa 80 milioni in meno rispetto alla prima metà dello scorso anno. I primi cinque mesi del 2014 si erano chiusi a -3,9%.

“La performance del mercato nel periodo gennaio-giugno non si discosta da quanto ci aspettavamo, alla luce dei risultati del mese. Si registrano, però, allo stesso tempo, anche note positive e prevedibili in quanto tipiche della stagionalità legata agli eventi mediatici sportivi, in particolare i mondiali di Calcio” – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director di Nielsen.

Giugno chiude con un saldo positivo del 5,5%, pari a una raccolta di +29,4 milioni di euro rispetto allo stesso mese del 2013.

Relativamente ai singoli mezzi, a giugno la TV cresce in valore assoluto di + 36,2 milioni, grazie soprattutto al traino dei Mondiali sulle reti che lo hanno trasmesso. Incrementi anche sui Quotidiani, +1,6 milioni, e sul web, +4,4 milioni per il perimetro attualmente monitorato da FCP – Nielsen. In negativo i Periodici (-3,1 milioni), la Radio (-4,9 milioni) e il totale degli altri mezzi (-4,8 milioni).

“Sono numeri differenti rispetto al 2010, anno dei Mondiali in Sudafrica, quando il mese di giugno cresceva di 76 milioni di euro rispetto al 2009. Si consideri che proprio il 2010, con un incremento del +7,9%, fu l’ultimo anno a concludersi in positivo. Ci troviamo quindi di fronte a una conferma della crescita in occasione di eventi mediatici importanti, ma anche al perdurare della situazione di stallo in cui versa la nostra economia: la recessione legata al dato negativo del PIL per il secondo trimestre consecutivo, la stima di Moody’s su una chiusura dell’anno a – 0,1% di crescita per l’economia nazionale, oltre ai recenti segnali deflattivi, si ripercuoteranno anche sull’andamento del mercato pubblicitario” – aggiunge Dal Sasso.

I primi sei mesi complessivamente registrano la performance positiva della TV, a +1,3%, e il sostanziale pareggio di Internet. Negativa la Stampa con i Quotidiani e i Periodici in doppia cifra, rispettivamente -10,4% e -11%. La Radio perde -2,9%, confermando il recente trend al ribasso dopo un’ottima partenza nei primi mesi dell’anno. A eccezione dell’Outdoor (+4,3%), i restanti mezzi rimangono in terreno negativo.