DailyMedia 2/07/2015

Mondadori chiude il primo semestre con conti migliori rispetto allo stesso periodo del 2015 e punta a mantenere il trend di miglioramento fino alla fine dell’anno. Il bilancio è tornato in utile e il mese di giugno è stato molto positivo per la raccolta. Lo conferma l’amministratore delegato Ernesto Mauri, pur indicando un segno meno «ma in ripresa» per la stampa; «confido nella previsione dell’Upa» rispetto ai fatturati pubblicitari, afferma. Commentando l’offerta non vincolante per l’acquisizione di RCS Libri, Mauri spiega che i tempi tecnici di 15 giorni possono anche essere allungati, se RCS MG riterrà di averne bisogno. Rispetto all’ammontare dell’offerta, stimata in una cifra intorno ai 135 milioni di euro, l’a.d. chiarisce che Mondadori ha a disposizione «linee di credito piuttosto capienti per reggere questa operazione. Non è necessario, dunque, fare un aumento di capitale ». Eventualmente, anche la vendita di Radio 101 a Mediaset potrebbe dare una mano a livello finanziario. A proposito di questa operazione commenta: «L’offerta di Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5, era ottima, ma bisogna privilegiare gli interessi del gruppo Mondadori». Inoltre, l’asset radiofonico aumenterebbe l’offerta multimediale di contenuti di Mediaset (che dovrebbe aver fatto un’offerta superiore a quella di 35-40 milioni di euro di RTL 102.5 per l’80% di Monradio) che al suo interno ha anche la gestione della raccolta pubblicitaria. Mondadori, intanto, ha anche reso noto di aver finalizzato l’acquisito da Gruner und Jahr  Management Gmbh, società delGruppo Bertelsmann, del 50% del capitale sociale della joint venture Gruner+Jahr/Mondadori, di cui il gruppo di Segrate già deteneva l’altra metà. Con questa operazione Mondadori porta così al 100% la propria partecipazione in Gruner+Jahr/Mondadori S.p.A., acquisendone il controllo. «L’acquisizione del 100% di Gruner+Jahr/Mondadori è in linea con la nostra strategia di consolidare la leadership del Gruppo nel mercato italiano dei magazine concentrandoci sulle testate più forti e con maggiori potenzialità di sviluppo nel digitale – ha detto Mauri -. Tra queste Focus, il periodico più letto in Italia, esempio perfetto di come un giornale di grande successo possa diventare il centro di un sistema multicanale che, dalla carta, arriva al web, ai social network e alla tv. Nel portafoglio acquisito possiamo inoltre vantare brand digitali come il portale Nostrofiglio.it, che in pochissimi anni è diventato leader del segmento parenting con un posizionamento che va ad integrarsi perfettamente con la nostra attuale proposta». Roberto De Melgazzi resta per ora a.d. della società che, entro l’anno, è destinata a cambiare nome.