DailyMedia 27/06/2019
UNA “risponde” indirettamente all’intervista rilasciata nei giorni scorsi a DailyMedia da Luca Vergani sul tema delle gare media, nella quale il CEO di Wavemaker aveva lamentato la “prevalenza” nei pitch delle funzioni di Procurement delle aziende, che riducono le possibilità per le centrali di giocarsi gli incarichi in base soprattutto alla qualità delle loro proposte, e l’innescarsi, se la loro frequenza è alta, di un circolo vi-zioso per cui anche altri clienti – magari meno soddisfatti dei servizi erogati, proprio perché il loro centro media di riferimento è impegnato in queste consultazioni – avviano a loro volta altre revisioni.
L’A.D. della sigla di GroupM aveva a questo proposito nuovamente auspicato che la industry riesca a darsi delle linee-guida comportamentali non solo condivise ma, soprattutto, rispettate da tutti, per migliorare la situazione. E proprio a questo “risponde” indirettamente appunto UNA attraverso le parole della sua V.P. Graziana Pasqualotto (che riveste lo stesso ruolo anche in OMG), presente ieri alla presentazione delle stime del mercato elaborate dal Centro Studi e dal Media Hub dell’associazione di cui è Presidente Emanuele Nenna. «Per noi – dice – è l’occasione proprio per rilanciare l’invito a tutti i player che non fanno parte dell’associazione a collaborare su questo tema, come già è avvenuto nella fase di avvio del progetto che porterà a settembre alla presentazione di un documento sulle “buone regole” che dovrebbero ispirare i comportamenti di centrali e aziende durante le gare media. Il “tavolo” è già attivo e proprio ieri (due giorni fa per chi legge, ndr) abbiamo stilato i 20 punti che caratterizzeranno la proposta che abbiamo messo a punto con FCP, IAB e tre auditors, e che hanno visto UPA come interlocutore che auspichiamo possa anche aderire. L’importante è che si condividano delle logiche di valutazione in fase di gara, attribuendo pesi precisi, ai fini valutativi, alle parti strategiche e a quelle relative a costi e fee. Con gli auditors invece lavoriamo per stabilire una maggior chiarezza dei pools di cui si avvalgono».