DailyMedia 14/09/2015

Ancora calo per gli investimenti pubblicitari nei primi sette mesi dell’anno. Nielsen indica che il mercato si riduce del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, al netto dei dati relativi al search e al social che non vengono rilevati ufficialmente. Secondo le stime di Nielsen, infatti, includendo questi mezzi (principalmente Google e Facebook) il mercato chiuderebbe con un sostanziale pareggio. Lo ribadisce anche il presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, in una nota: “I primi sette mesi dell’anno chiudono in pareggio, nonostante l’effetto dei Mondiali di calcio dello scorso anno, quindi la tenuta complessiva del mercato, che comprende tutta l’area digital, è costante negli ultimi mesi e va consolidandosi. A ciò si aggiungano i segnali positivi che arrivano dai dati sui consumi (+2,1%), sul PIL (+1,1%) e sulla fiducia degli italiani (l’indice a 109, da 106 ad agosto) e la conferma che il mercato della pubblicità possa chiudere quest’anno tra il +1% e il +2% appare più che realistica”. Sulla base del perimetro monitorato nel dettaglio, gli investimenti complessivi si attestano a quota 3.620.000 contro il 3.721.000 del 2014. Nel solo mese di luglio il calo è del 2,2%. Il tema dei Mondiali influenza ancora l’andamento del mezzo televisivo, in discesa del 5,6% a luglio e a -3,2% nei sette mesi. Lo stesso si può dire per i quotidiani, che da gennaio a luglio cedono l’8,4% dei fatturati pubblicitari. I periodici contengono le perdite al 2,8% grazie alla positiva performance di luglio che influenza anche la radio, in consolidamento con andamenti sensibilmente migliori della media di mercato in crescita del 9,1%. Il web riduce il proprio disavanzo a luglio (-0,9%), chiudendo i sette mesi in calo del 2,6%. Questo dato non tiene conto delle stime su search e social di cui sopra, incluse le quali il mezzo digitale crescerebbe dell’8% nel periodo preso in considerazione. Tra i mezzi che registrano trend positivi resta l’out of home. Trainati da Expo 2015, l’outdoor chiude a +5,8%, il transit a +17,7%, l’out of home tv a +2,6%. Il cinema resta stabile a -0,3% e il direct mail perde il 3,7%. Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano nove in crescita o intorno alla parità, con un apporto di circa 57 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nei primi 7 mesi: alla crescita di alimentari (+4%, circa 8,8 milioni) e farmaceutici (+5,9%, circa 11,5 milioni), si contrappone il calo di finanza/assicurazioni (-3,5%, circa 6,6 milioni), automotive (-3,3%, circa 11,9 milioni) e telecomunicazioni (-13,1%, circa 30,1 milioni). I maggiori apporti alla crescita arrivano dai servizi professionali (+16,7%), gestione casa (+4,8%), oggetti personali (+4,5%) ed enti/ istituzioni (+8,9%). “Una parità sui primi sette mesi, anche alla luce del fatto che ci si confronta con l’anno dei Mondiali – commenta in una nota Alberto Dal Sasso, Advertising Information Service Business Director di Nielsen – è comunque un segnale incoraggiante. I recenti dati di ripresa dei consumi a luglio e di timida crescita del PIL potrebbero lasciare intravedere una chiusura dell’anno in positivo per l’intero mercato della pubblicità, considerando l’intera fetta del web”.