DailyMedia 24/07/2015

Class Editori ha avviato, attraverso la controllata CCeC specializzata nell’e-commerce, la spedizione dei primi prodotti alimentari italiani destinati alla piattaforma cinese CCIG Mall, con la quale la casa editrice ha il rapporto di main supplier per il settore food e di main agent per fashion, accessori, design. La prima spedizione ha il valore di 1 milione di euro e fa parte di un ordine contrattualizzato  di 10 milioni per i prossimi mesi. L’impegno di minimo garantito di 10 milioni all’anno da parte di CCIG Mall vale  anche per i prossimi quattro anni. Entra così nel vivo l’attività di CCeC, la società di cui è socio il gruppo Cremonini e di cui uno dei due consiglieri delegati è Augusto Cremonini (a.d. di IF&B, società di Modena specializzata nell’export di prodotti alimentari italiani). La collaborazione fra Class Editori e il Gruppo Cremonini consente di offrire il meglio del food italiano alla piattaforma promossa da Bank of China, China Telecom, China Union Pay e CCPIT, l’agenzia governativa cinese per lo sviluppo del commercio internazionale. Nelle prossime  settimane saranno definiti anche i primi ordini per il fashion, gli accessori e il design. La piattaforma CCIG  Mall, controllata da madameGuo Hong, fondatrice del gruppo tecnologico Century, rientra nel programma del  governo cinese di sviluppare i consumi interni per sostenere lo sviluppo dell’economia e soddisfare le esigenze di accrescere il livello di qualità della vita della nuova classe media. Class Editori ha anche concluso attraverso WeClass e la partecipazione in WetoBusiness, il veicolo italiano di WeChat, i primi contratti con le aziende italiane che vogliono mostrarsi in Cina attraverso la piattaforma WeChat, il sistema di messaggistica foto, video, musica, marketing, e-commerce usato da 1,5 miliardi di persone nel mondo, di cui 700 milioni in Cina. Grazie all’operativitità di WeChat, Class Editori può sviluppare un sistema di proiezione in Cina su tutte le tipologie di canali ecommerce. Infatti con CCIG Mall copre il segmento B2B e in prospettiva il B2C, così come con WeChat è al fianco per il B2C delle aziende italiane che decidono di aprire, attraverso la casa editrice, account per la piattaforma visibili in Cina sia per promuovere che per vendere i loro prodotti.