DailyMedia 25/03/2015

Urbano Cairo non considera Maurizio Costa, ex a.d di  Mondadori (e attuale presidente di Fieg), il candidato adatto a presiedere RCS MediaGroup. L’editore sembra così sfilarsi dal possibile appoggio alla lista di maggioranza per il rinnovo del CdA di RCS MG che, proprio intorno al nome di Costa, al fianco dell’attuale (e in aria di conferma) a.d. Pietro Scott Jovane, sembra aver trovato ampio consenso. Interpellato a margine della “Star Conference 2015”, ieri, a Milano, Cairo ha ribadito le critiche alla gestione di quest’ultimo, ma non ha voluto rivelare se presenterà una propria lista alternativa né se la sua quota in RCS MG sia salita al 4,2% dal 3% come è stato scritto ieri. “Quando avrò qualcosa da comunicare lo farò” ha detto in riferimento alla sua partecipazione. “Sto ragionando, non ho deciso nulla. Sto valutando le varie opzioni e possibilità”, ha aggiunto poi a proposito della possibile presentazione di una propria lista di minoranza (da completare entro la fine del mese). Nessun commento neanche sull’ipotesi di presentare una lista con altri soci come gli eredi Rotelli e Diego Della Valle. Quanto al nome di Costa, Cairo ha dichiarato: “Forse uno dovrebbe vedere cosa ha fatto in Mondadori, non mi sembra che ci siano track record strepitosi. E’ una persona che sicuramente stimo e considero per bene, dopo di che, se il nuovo che avanza è questo…

Non credo che abbia lasciato Mondadori in condizioni strepitose. Visto che anche RCS MG è reduce da annate un po’ difficili, magari ci vuole qualcun altro”. Su Scott Jovane, con cui è “in buoni rapporti”, sempre Cairo ha invece notato: “Tre anni per un risanamento sono un periodo molto lungo e siamo ancora in una situazione di difficoltà. Vendere i gioielli di famiglia per coprire le perdite non è la cosa giusta, visto che è stata bruciata tanta cassa quasi quanto incassato con le dismissioni”. “Non l’ho mai detto”, ha risposto infine alla domanda se avesse mai pensato a un’Opa su RCS MG come scritto alcuni giorni fa da la Repubblica. Intanto, sempre Cairo, ha fornito ieri gli ultimi aggiornamenti sull’andamento de La7 che, dall’1 al 20 marzo, ha avuto una media di ascolti del 3,29% nel day time (3,25% quella del 2014), che diventa del 6,13% sul target commerciale (5,71% in tutto lo scorso anno), mentre nel prime time le quote sono state rispettivamente del 4,18% (3,84% nel 2014) e 7,55% (6,71% sempre nel 2014). “Di- Martedì” di Giovanni Floris, dall’inizio dell’anno, ha generato un raddoppio, al 5,15%, della share della relativa serata rispetto alla stessa del 2014 (con passaggio dal 2,9% all’8,83% sul target commerciale). Per quanto riguarda le prospettive per il 2015, Cairo ha infine ribadito che l’acquisizione del Mux permette al Gruppo di valutare il lancio di nuovi canali digitali, mentre sul fronte del publishing è allo studio il lancio di nuovi settimanali.