DailyMedia del 23/04/2014

Dopo la firma da parte del Comune di Milano della delibera del 6 dicembre 2013 che definisce le “linee di indirizzo per l’individuazione di sponsorizzazioni finanziarie per implementare l’erogazione di servizi alla città nel trasporto pubblico, mediante l’affiancamento di nome/logo/marchio dello sponsor alla denominazione delle linee metropolitane e/o stazioni metropolitane”, Atm sta preparando il relativo bando, che dovrebbe essere reso pubblico entro giugno, per la ricerca della società che dovrà appunto trovare gli sponsor. Si tratta di una strategia già sperimentata a Roma e Barcellona (sempre con Vodafone) dai rispettivi enti locali, e che dovrebbe portare entrate aggiuntive alla Giunta soprattutto in logica Expo. I dettagli dell’operazione “naming” non sono ancora stati chiariti e la materia si presenta piuttosto delicata, per esempio perché bisognerà capire se l’azienda sponsor di una fermata avrà il diritto di esclusiva, ottenendo quindi che un marchio concorrente non possa farsi pubblicità sugli altri mezzi e spazi disponibili, come video e manifesti. La concessionaria per questi ultimi, così come per i vagoni, è IGPDecaux, che ha ottenuto il rinnovo dell’incarico per un altro triennio alla fine del 2013 al termine di una trattativa avviata da Atm dopo che la relativa, precedente gara, era andata deserta. La società joint tra JCDecaux e RCS MediaGroup ha fatto un’offerta migliore di quella delle altre due strutture che avevano fatto manifestazione di interesse e che pare fossero Clear Channel e CBS Outdoor. Naturalmente, IGPDecaux, che cura anche la raccolta dei mezzi di superficie sempre di Milano, e che ha una concessione ventennale di arredo urbano per le pensiline su strada, potrebbe partecipare anche alla gara per la gestione del naming (che comunque avrebbe una precisa definizione temporale) delle stazioni o delle intere linee 1, 2, 3 e 5 della metropolitana (con visibilità “proporzionale all’entità dell’offerta”), i cui proventi andranno però direttamente al Comune e non ad Atm. Per questo, alla concessionaria sarebbe stata imposta nel nuovo contratto una clausola in base alla quale dovrà tenere conto, nella gestione degli spazi pubblicitari, della scelta della giunta di “brandizzare in proprio” le stazioni.