DailyMedia 14/09/2017

È pronto il debutto di Esquire Italia, che sarà pubblicato in versione digital first a partire da ottobre 2017 (vedere DailyMedia del 12/5/2017 e 8/6/2017, ndr). Il progetto sarà online in ottobre, ma in occasione della Settimana della Moda, il 19 settembre ci sarà un’anticipazione dei contenuti nel corso di un cocktail alle Gallerie d’Italia, in Piazza Scala, alla presenza dei direttori delle edizioni del network internazionale. La direzione è stata affidata a Timothy Small, Editor in Chief Editorial, mentre per la parte moda Giampietro Baudo è editor in chief Fashion&Business Development. Esquire, magazine maschile nato negli Usa nel 1933, è un brand internazionale con 28 edizioni nel mondo, traduzioni in 15 lingue e una presenza in 46 Paesi. La diffusione complessiva globale conta 1,9 milioni di copie, con una readership di 8,6 milioni di lettori. La presenza digitale vanta 21 siti web per un totale di oltre 11,3 milioni di visitatori unici e 71,5 milioni di pagine viste. L’edizione italiana attinge a questa tradizione consolidata dal 1933, anno di nascita del brand che si è imposto anche per le prestigiose firme che ha ospitato, da Ernest Hemingway a Francis Scott Fitzgerald, fino a Norman Mailer, tanto per citarne alcuni. Small proviene dalla galassia Vice, con esperienze prima in Uk e poi in Italia, che ha diretto dal 2005 al 2013 per poi approdare alla direzione dell’area content di Alkemy digital_enabler. “L’Italia è un paese con una grandissima tradizione e offerta di femminili e con una spiccata assenza di maschili di grandi numeri e qualità – dichiara in una nota -. In questo senso, Esquire è il brand che mancava, con un nome forte e riconoscibile, un marchio rotondo, strutturato e ricco, con forti tradizioni che partono dal reportage e arrivano al lifestyle, allo stile e all’entertainment. Con questa incarnazione porteremo anche da noi l’heritage americano e internazionale di Esquire, declinato con una forte impronta italiana”. Baudo dal 2007 è direttore di MF Fashion: “Sono felice di entrare a far parte della squadra di Esquire, testata blasonata, dal pensiero internazionale, che ha scritto e che sta scrivendo una pagina importante nella storia dello stile contemporaneo. Il suo approccio intelligente, il suo mood elegantemente cool e il suo touch ironico contribuiranno a definire una visione nuova e innovativa nel panorama dei maschili made in Italy. Fondendo le radici americane con un savoir faire creativo tutto italiano”. Il progetto Esquire fa capo a Hearst Digital, la società del Gruppo con sede a Chiasso che ne gestisce le attività digitali, tra cui la realizzazione dei siti elle.it, marieclaire.it, cosmo.it, gioia.it e elledecor.it, il cui amministratore delegato è Giacomo Moletto. La struttura è guidata da Simona Zanette in qualità di business unit digital director, che risponde al Cdo di Hearst Italia, Biagio Stasi. Commenta Francesco Magnocavallo, digital editorial director Hearst: “Esquire è nato molte volte nella sua lunga esistenza, e siamo onorati di poterlo pubblicare in questa nuova versione, moderna e mediterranea. Crediamo che l’uomo italiano abbia bisogno di un’asticella molto alta: quella fissata da Gingrich nei primi anni ’60, quando Esquire si è imposto come campione del New Journalism”.