DailyNet 31/03/2015

Un anno vissuto intensamente. E di certo non si può parlare di sorpresa quando ci si imbatte in Triboo Media.La società fondata da Alberto Zilli, già protagonista nella costante ricerca di soluzioni alternative e innovative legate all’editoria e alla pubblicità, poco più di 12 mesi fa ha deciso di fare il grande passo e quotarsi in Borsa. Da lì è iniziato, non già un capitolo inedito della vicenda, piuttosto una nuova storia. Lasciamola raccontare proprio all’a.d.

Poco più di un anno fa siete sbarcati in Borsa. Qual è il bilancio di questo periodo caratterizzato da numerose acquisizioni?

Si è trattato di un anno per noi molto positivo, in cui siamo riusciti a dare seguito alla nostra strategia volta sia al rafforzamento del posizionamento competitivo nel settore editoria-publishing sia alla diversificazione dell’offerta commerciale nel web advertising. Gli obiettivi della quotazione sull’Aim Italia di Triboo Media erano, infatti, quelli di reperire dal mercato risorse finanziare aggiuntive per accelerare la nostra crescita attraverso acquisizioni mirate, continuare a investire in tecnologia e portare a un livello ancora più alto il nostro modello di business. Il Gruppo Html è una realtà snella che negli anni ha dimostrato una notevole capacità di innovazione, immettendo sul mercato prodotti editoriali unici e all’avanguardia. MediaPrime, di cui siamo proprietari del 51%, ci permette, assieme al nuovo DireDonna. it, di presidiare in modo pervasivo il target femminile, uno dei principali elementi di traino della spesa pubblicitaria su internet, e portare a un livello massimo le nostre competenze nel settore nella gestione delle campagne di social media marketing e di social media branding, che nel futuro potranno allargarsi ad altri contesti editoriali. Mentre, con l’operazione di acquisizione degli asset editoriali di Wall Street Italia, Triboo Media si posiziona al secondo posto tra i player nel settore dell’editoria online di taglio business-finanza, in termini di audience raggiunta. Stiamo già presidiando in modo pervasivo il target business, creando sinergie di comunicazione e  raggiungendo un’audience di alto profilo, composta da imprenditori e professionisti che operano nei settori chiave dell’economia.

Probabilmente l’operazione più importante è stata l’acquisizione di Gruppo Html . Come sta procedendo l’integrazione della struttura e in particolare della concessionaria Tag Advertising?

Nel corso del 2014 le strutture e le attività di Leonardo- Adv e Tag Advertising sono rimaste completamente  indipendenti sul mercato  al punto di vista commerciale, mentre sono state intraprese tutte le integrazioni dal punto di vista tecnologico e operativo, garantendo l’introduzione delle attività di programamtic buying e audience targeting anche sui prodotti acquisiti.

Quale sarà la strategia della vostra compagnia: continuerete a portare avanti la politica di acquisizioni?

Pensate di lanciare nuovi prodotti editoriali ?

A gennaio abbiamo annunciato l’acquisizione, tramite la nostra controllata Html.it, del 100% di Hedume Srl, società che vanta tra i suoi asset principali il sito Studentville. it, vero e proprio punto di riferimento online per gli studenti italiani, fondato nel 2007 da Luca Siciliano e Giuseppe Schipani. Studentville, portale web che conta 1 milione di visite per oltre 2 milioni di pagine viste al mese (fonte: Google Analytics), entrerà ufficialmente nella gestione pubblicitaria di LeonardoAdv, confermando la leadership della concessionaria sul target giovani. Inoltre, recentemente abbiamo presentato DireDonna (www.diredonna.it), il nuovo magazine online fully-responsive dedicato al mondo femminile, nato per accogliere le oltre 4 milioni di donne che mensilmente consultano il network editoriale Leonardo. it, della controllata Leonardo Adv.

Qual è il suo giudizio sul mercato pubblicitario online, anche ala luce dei dati Fcp di gennaio, che vedono il comparto perdere poco più del 10%? Quale tra i tanti trend di cui si sente parlare speso (video, social, mobile, programmatic, native ) potrebbe fare da traino al comparto ?

Il dato di gennaio rispecchia la situazione più ampia di un paese non ancora completamente uscito dall’incertezza economica, che replica lo stesso trend dello scorso inizio anno. Oggi però, rispetto al passato, notiamo alcuni segnali positivi e incoraggianti che fanno trasparire una ripresa più consistente. In particolare, nel nostro mondo digitale, abbiamo in mano una serie di strumenti sempre più sofisticati e precisi che ci permettono di vedere davvero roseo il futuro del comparto. Nello specifico parliamo di programmatic, video e mobile, dove il fatto di essersi dotati da diversi anni del know how necessario ad affrontare questi cambiamenti di mercato, fa ben sperare. In generale, i trend che faranno da traino alla nostra realtà si possono individuare nel mondo performance, programmatic, mobile, video e native (o progetti speciali).

Dalle vostre parti com ’è andata in questi primi due mesi?

Essendo un’azienda quotata sul segmento Aim, non possiamo rendere pubblici dati previsionali sul nostro andamento. Tuttavia, la ripresa del mercato adv online, che secondo Nielsen si dovrebbe concretizzare verso il mese di marzo, lascia ottimi presupposti per sperare in un 2015 più che positivo.