DailyMedia 6 marzo 2014

La digitalizzazione della filiera cinematografica è un processo avviato da qualche anno su tutto il territorio nazionale che si rivela, a inizi del 2014, ineludibile per la sopravvivenza delle sale. Il passaggio al cinema digitale costituisce una vera rivoluzione che vede l’abbandono definitivo della pellicola: un cambiamento necessario che ha un riflesso anche sulla produzione cinematografica, sulla distribuzione e sull’esercizio. Annullando il numero fisico di copie, azzerando il costo della stampa della logistica e del delivery, i benefici e i vantaggi toccano l’Industria tutta ed anche il consumatore. Quest’ultimo infatti può usufruire di un arricchimento del palinsesto che completa l’offerta cinematografica anche con una serie di contenuti alternativi, o ‘aggiuntivi’, come eventi live – concerti, opere, sport, didattica ed un palinsesto dei film più organizzato e completo. L’84% degli schermi europei è ormai convertito alla nuova tecnologia anche grazie ai grandi circuiti che hanno già completato il passaggio. A fronte di 30.402 circa sale attrezzate, ne rimangono circa 6mila non ancora pronte per affrontare l’abbandono della pellicola, collocate per lo più all’interno delle strutture tradizionali. A livello mondiale, la digitalizzazione è all’87%, mentre negli USA si parla di ben il 93%. Tra i mercati principali del Vecchio Continente, Francia e Regno Unito possono considerare completata la transizione mentre in Germania si sono adeguati il 90% degli schermi, in Russia l’81%, in Spagna il 65% ed in Italia il 75%. Guardando al nostro paese e detto che i due networks principali (The Space e UCI) hanno già completato il processo di digitalizzazione, i numeri totali più importanti li esprime Il circuito MovieMedia – a fronte delle 514 sale del circuito Rai Pubblicità – che, alla data odierna, ha già raggiunto un numero di 760 sale digitalizzate su tutto il territorio nazionale, e che nonostante già oggi sia leader nell’offerta di sale digitali, continua il suo percorso di crescita giorno per giorno. L’innovazione della filiera cinematografica però non ha riguardato soltanto il sistema di proiezione, ma anche il delivery dei materiali e dei contenuti ai cinema, dato che nella gran parte dei casi oramai avviene tutto via satellite sfruttando il sistema messo a punto da Open Sky, che utilizzando appunto il satellite, un decoder ed una parabola, scarica quasi in tempo reale e in modalità sicura nei server di sala del cinema, tutti i contenuti da trasmettere, con tempi di invio e messa onda ridottissimi e qualità dei contenuti ai massimi livelli, quelli previsti dalla certificazione Dcp.