ADVExpress 13/6/2014

La testata genovese ha concluso il processo di rinnovamento voluto dall’editore Carlo Perrone. Da segnalare il ‘radar desk’ dedicato al monitoraggio di breaking news e trending topics, e l’‘echo desk’ con il compito di promuovere i contenuti del quotidiano sui social media e di monitorarne le performance, con l’obiettivo di interagire con le community che si formano attorno alle diverse tematiche. Il mondo dell’editoria sta vivendo una fase di profondo mutamento. L’evoluzione costante delle nuove tecnologie da una parte e la difficile congiuntura economica dall’altra impongono anche alle realtà più storiche ed affermate la sfida del cambiamento. Il mutamento principale, dovuto al crescente processo di digitalizzazione, risiede nella diversa fruizione dei media da parte degli utenti, non più focalizzata sul cartaceo ma frammentata sulle molteplici piattaforme oggi disponibili: dal web al tablet al mobile, imponendo un approccio realmente multimediale al modo di fare informazione. Il Secolo XIX ha deciso di affrontare la sfida del cambiamento ed ha saputo rinnovarsi profondamente rimanendo contemporaneamente fedele alla propria storia fatta di credibilità, qualità, indipendenza giornalistica legata a un profondo radicamento nel territorio. L’editore del Secolo XIX, Carlo Perrone, ha avviato circa un anno fa un articolato processo evolutivo della testata, oggi una prima tappa si è conclusa con la presentazione al pubblico di una sede e un’organizzazione profondamente rinnovate ed in grado di produrre e distribuire notizie e contenuti multimediali in linea con le nuove esigenze dei lettori e degli inserzionisti. Il rinnovamento pensato da Carlo Perrone è stato reso possibile dalla stretta collaborazione dell’editore con il direttore del giornale, Umberto La Rocca, e con Maurizio Scanavino, ad del gruppo SEP, grazie anche ai quali oggi il “nuovo” Secolo XIX è un quotidiano realmente multimediale e multipiattaforma tanto nella struttura quanto nei contenuti. Il primo passo è stato quello di ripensare il flusso redazionale per ottenere una reale integrazione tra web e carta stampata attraverso la riorganizzazione del work flow passando da un’unica chiusura serale per il cartaceo ad una ogni 2 ore per il web, dalle 6 del mattino fino alle 23. All’interno della redazione inoltre i giornalisti hanno la possibilità di scrivere indifferentemente per il web e per il cartaceo. Nell’ottica di una testata in grado di offrire ai propri lettori contenuti multimediali esclusivi è stata fortemente implementata la produzione video: a fronte di 2054 video autoprodotti nell’arco dell’intero 2012 per un totale di circa un milione 600mila visualizzazioni si è passati ai 1770 dei primi 5 mesi del 2014 che hanno già totalizzato quasi 3 milioni 500mila visualizzazioni. Il processo di evoluzione multimediale ha comportato la riorganizzazione degli spazi redazionali che sono stati interamente riconfigurati in accordo ad un diverso e innovativo layout. La nuova newsroom è uno spazio completamente aperto, organizzato attorno ad un superdesk centrale per rendere facile ed immediato il work flow, sia tra i giornalisti sia tra le diverse piattaforme, in ogni fase della composizione della testata. All’interno del superdesk sono presenti le postazioni dei principali responsabili del quotidiano: direttore e vicedirettore, caporedattore centrale e caporedattore notturno, art director e responsabile dei contenuti digitale. Alle loro spalle uno dei 4 maxi schermi installati permette a tutti i giornalisti di tenere sotto controllo dalla propria postazione il timone del giornale e vedere come procede la costruzione della pagina. Gli altri 3 schermi sono collegati con le principali reti televisive per un continuo aggiornamento. Organizzate attorno al superdesk, quattro aree ospitano i desk di: cronaca nazionale, cronaca locale, sport e attualità. All’interno della nuova configurazione si collocano due innovative postazioni, studiate ad hoc per favorire un ciclo informativo continuo. Il ‘radar desk’ è dedicato al monitoraggio di breaking news e trending topics, che vengono individuati e immediatamente postati, rendendoli così disponibili a tutte le piattaforme. E l’‘echo desk’, che ha il compito di promuovere i contenuti del quotidiano sui social media e di monitorarne le performance, con l’obiettivo di interagire con le community che si formano attorno alle diverse tematiche. Il nuovo Tv Set completa la struttura della newsroom: destinato ad essere lo snodo della produzione editoriale multimediale è un vero e proprio studio televisivo funzionale a tutte le piattaforme dalle quali riceve contenuti. Al suo interno saranno realizzate video interviste, tavole rotonde, dibattiti e rubriche relativi all’attualità nazionale e alla cronaca cittadina. Amministratore delegato del Gruppo SEP a partire dall’agosto 2013, Maurizio Scanavino ha portato al Secolo XIX l’esperienza maturata come direttore marketing e comunicazione de La Stampa prima e Direttore Generale di Publikompass poi. Sotto la sua guida, la strategia di sviluppo si è articolata a partire da una gamma di prodotti tradizionali leader nella regione ligure,  quali il quotidiano Il Secolo XIX, l’Avvisatore Marittimo e Radio 19. La strategia si è articolata in tre elementi principali. Vediamoli.

1. Il lancio di una nuova gamma di prodotti digitali: a gennaio 2014 è stata rilasciata una nuova versione del sito www.ilsecoloxix.it e l’m-site con un grande successo di traffico (+50%). A novembre 2013 è stato lanciato il themeditelegraph.com, una piattaforma di informazioni multicanale in grado di dare voce ai protagonisti dell’economia marittima, della logistica e dei trasporti nell’area mediterranea. Nativa in lingua inglese e disponibile anche in italiano, la testata si appresta a diventare leader nel bacino mediterraneo per il mondo dello shipping e del trasporto intermodale. Per quanto riguarda Radio 19 è stato rinnovato il palinsesto, più ricco e giovane ed è stata avviata una forte integrazione con i social network per alimentare al meglio la numerosa community di ascoltatori.

2. La riorganizzazione aziendale ha comportato, come per la redazione, una nuova configurazione delle aree lavorative. Anche in questo caso sono state eliminate le barriere architettoniche che delimitavano i singoli reparti commerciali, marketing e Publirama, la concessionaria di pubblicità del Gruppo. Questi sono stati uniti in un open space con l’obiettivo di migliorare la comunicazione interna e la creatività della proposta commerciale. Un terzo polo aggregativo è stato creato per le attività amministrative e di gestione con un forte focus sullo sviluppo tecnologico.

3. L’individuazione di nuove aree di sviluppo ricavi sfruttando una relazione più stretta con i lettori attraverso un approccio iper locale (Il nuovo supplemento “Genova sotto casa” su carta e web e il loro coinvolgimento in iniziative ed eventi sul territorio quali ad esempio il ciclo Medicina a Palazzo Ducale). Considerato il perdurare del contesto di regressione del mercato, tutto ciò è stato armonizzato con la ricerca della maggiore efficienza possibile in tutte le aree aziendali.