ADVExpress 21 gennaio 2014

Sipra é una struttura storica che dal 1926 -anno in cui nasce come Società Italiana Pubblicità Radiofonica Anonima- ha accompagnato l’Italia nel suo sviluppo sui media, dalla radio, alla carta stampata e approdando negli anni ‘50 allla televisione. In questi decenni la concessionaria della Rai si è modificata, cercando di stare al passo con i tempi e i continui cambiamenti, senza però arrivare ad una radicale evoluzione di dinamiche e organizzazioni diventate obsolete. Oggi si può parlare di un  mutamento della struttura, che ha interessato nel profondo diversi fronti e che è culminato nel maggio di quest’anno con il cambio di nome in Rai Pubblicità. A portare avanti questa evoluzione è Fabrizio Piscopo, che ha assunto l’incarico di direttore generale della concessionaria Rai nell’ottobre del 2012, dopo avere guidato per nove anni Sky Pubblicità, la concessionaria della tv satellitare, che ha contribuito a fondare e a fare crescere negli anni. Ed è per avere raccolto l’ambiziosa sfida nel riorganizzare, ridefinire e rilanciare la concessionaria delle reti di Stato, che è stato assegnato al manager il titolo di ‘Media Person of the Year’ nell’ambito degli NC Awards 2013. Certamente non semplice rivitalizzare un ‘sistema’ storico e consolidato come quello di Sipra per un manager che solo fino all’anno scorso era a capo della pubblicità in Sky: la piattaforma satellitare che ha rivoluzionato l’offerta televisiva italiana introducendo la segmentazione dell’offerta e diventando, di fatto, l’emblema della ‘nuova televisione’. In Sipra, dunque, Piscopo porta con sé tutta l’esperienza maturata negli anni nel mondo dei media e grande energia. In questo primo anno, dunque, vengono introdotti formati speciali, come l’edizione rinnovata di Carosello, investendo in risorse marketing dedicate, e viene avviata una nuova politica commerciale verticale e multimediale: a tutto ciò si aggiunge un’attenta valorizzazione del portafoglio prodotti e il lancio di 11 nuovi format, fra cui Intervallo 2.0. E’ stato rafforzato il prodotto calcio, con ottimi risultati commerciali (12 milioni raccolti sulla Confederation Cup) e raggiunto il record di sempre sul Festival di Sanremo con 22 milioni di euro di raccolta (+18%). Avviate una reportistica efficiente e analisi di mercato e settoriali, individuate nuove fasce orarie e attuata una revisione integrale dei listini. Importanti anche gli interventi sull’organizzazione interna. Il nuovo corso è iniziato per la concessionaria delle reti pubbliche, anche se non privo di ostacoli e di prove da affrontare. Innanzitutto, c’è la questione del target commerciale che, come dimostrano numerose indagini, negli ultimi anni si è modificato rispetto al passato, di pari passo con i mutamenti socio-demografici e le difficoltà del mondo giovanile. A questo aspetto più sociale se ne aggiunge uno più legato all’evoluzione del mondo dei media: in un mondo in cui la frammentazione dei media è ormai un dato di fatto e il digitale offre infinite possibilità di fruizione dei contenuti video, ‘vendere’ la tv generalista agli inserzionisti diventa una sfida non semplice, da affrontare con gli strumenti giusti. Per il prossimo futuro, dunque, la mission di Piscopo è quella di continuare di questo passo, nella convinzione che la strada tracciata sia sicuramente quella giusta per far crescere l’azienda e il suo indiscusso e indiscutibile valore.