DailyNet 4/12/2014

Il Gruppo Rcs è pronto a introdurre nel nostro Paese un modello pay per le news digitali. Lo ha affermato l’a.d. Pietro Scott Jovane, precisando che «per far pagare i contenuti di informazione sul web bisogna far capire al lettore che può avere qualità e contenuti esclusivi. Lo stiamo facendo in Spagna e faremo passi avanti su questo anche in Italia nel 2015». L’occasione è stata l’incontro all’Università Suor Orsola Benincasa sul tema “Il futuro dell’editoria in Italia”. «Sul futuro dell’editoria – ha spiegato Scott Jovane – bisogna essere ottimisti, partendo dal dato che si leggono molte più notizie nel 2014 che negli anni precedenti. Questo avviene sempre di più con il passaggio dal cartaceo al digitale che offre molte più possibilità ma per sfruttarle serve aprirsi a queste trasformazioni ». Per monetizzare i propri contenuti online occorre dunque sperimentare e spiegare al lettore che il modello pay è in grado di apportare importanti benefici. «In Spagna con El Mundo abbiamo introdotto un sistema di pagamento dei contenuti che prevede che dal ventunesimo articolo letto in un mese si paghi, e abbiamo avuto un buon successo con decine di migliaia di abbonamenti. Dal 2015 faremo dei passi in avanti su questo anche in Italia». Sul tema advertising, l’a.d. di Rcs ha evidenziato la necessità di «permettere all’inserzionista di affiancarsi ai contenuti soprattutto su smartphone e tablet, dispositivi con schermo più piccolo e quindi più ostici per la pubblicità». Difficoltà però che devono essere superate perché, conclude Scott Jovane, «il mobile vale molto, nel 2015 ci aspettiamo che il 30-40% del traffico Corriere e Gazzetta possa arrivare da mobile».