Daily Media 19 febbraio 2014

Per il settore cartario la crisi non accenna a diminuire. I dati emersi ieri durante l’incontro annuale delle associazioni riunite nella filiera carta, editoria, stampa e trasformazione (Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg), tenutosi a Roma, sono allarmanti: il fatturato, le vendite interne e i consumi hanno toccato nel 2013 un nuovo minimo dal 2000. In dieci anni sono andati in fumo 10 miliardi di euro e 50 mila posti di lavoro solo nell’occupazione diretta. A soffrire, oltre all’industria della stampa e della trasformazione, è l’intero comparto dell’editoria, sia libraria sia quotidiana e periodica. Dai dati, elaborati da Alessandro Nova dell’Università Bocconi, emerge una caduta inesorabile del consumo di libri e giornali, più accentuata rispetto a quella dei beni primari, accompagnata da una spesa pubblica per cultura e istruzione tra le più basse in Europa. Il fatturato complessivo della filiera si è ridotto a 31,4 miliardi, dai 41 miliardi del 2004. Rispetto al 2012 il calo è del 4,4%, in linea con l’andamento generale dell’industria italiana. L’editoria libraria è passata in dieci anni da 17,6 miliardi a 17 miliardi, quella quotidiana da 13,7 miliardi a 10,5 miliardi. Oltre al fatturato, scende anche l’occupazione complessiva dalle 258.000 unità del 2004 alle 210.000 del 2013 (il 4,7% dell’occupazione manifatturiera complessiva). Unico dato positivo arriva dalla crescita costante della propensione all’export, indice di tenuta della competitività del tessuto produttivo. Le associazioni di settore chiedono misure immediate, tra cui l’attuazione delle misure relative al Fondo straordinario per l’editoria, fino al rifinanziamento del credito agevolato per le imprese e l’istituzione del credito di imposta per investimenti e aggiornamento professionale; la promozione della lettura attraverso agevolazioni fiscali e contributi per chi sottoscrive abbonamenti; misure anticongiunturali come il credito d’imposta per l’acquisto della carta e sugli investimenti sulla stampa.