DailyMedia 18/12/2014

La divisione Hearst Advertising Italia chiude il 2014 con un fatturato complessivo di circa 70 milioni di euro, in sostanziale pareggio con l’anno scorso, e registrando crescite della quota di mercato per il terzo anno consecutivo. La struttura diretta da Marco Cancelliere conferma così le previsioni sull’andamento già anticipate nei mesi scorsi. «In rapporto a tutto il mercato della periodica la nostra quota di mercato raggiunge quest’anno il 13,5% – commenta Cancelliere -, in crescita del 4% sul 2013 che a sua volta migliorava del 10% la quota 2012, grazie anche al lancio del nuovo Gioia!. Nel 2012, infine, abbiamo registrato un incremento della quota del 3% sull’anno precedente». Per quanto riguarda i singoli segmenti in cui Hearst è presente, vale a dire mensili e settimanali femminili, mensili di design e settimanali famigliari, la quota nel 2014 cresce del 7% e raggiunge il 18% complessivo. Nel 2013 è cresciuta del 5% e nel 2012 del 2%. Sui singoli brand si segnala la performance positiva di GIOIA!, pari al +30% sulla raccolta dell’anno scorso realizzata quasi esclusivamente dal settimanale cartaceo che da solo migliora del 25% , mentre il digitale appena rinnovato deve ancora sviluppare potenziale. Inoltre Gioia! registra gli andamenti migliori tra i settimanali femminili per vendite in edicola, in crescita del +15% quest’anno. I sistemi Elle e Marie Claire crescono nella raccolta pubblicitaria, grazie all’apporto del digital – mentre il supporto cartaceo è in leggero calo – e favoriti anche dai buoni trend degli investitori istituzionali nell’ambito del lusso. Bene anche le diffusioni, sempre trainate dalle copie digitali. Leggera flessione della raccolta per Cosmopolitan, dell’ordine del 2/3%, penalizzato dal rallentamento della cosmetica che ha investito meno sul target giovane, focus del mensile, e del sistema pronto moda: «La moda complessivamente cresce del 4% – spiega il direttore generale dell’adv Italia di Hearst -. L’alto di gamma va molto bene e cresce molto, il medio è in perdita. Le testate più esposte ne risentono maggiormente». Vanno invece bene le diffusioni, sia cartacee sia digitali, di Cosmopolitan. E’ positivo il bilancio del sistema arredo, con Elle Decor a +15% nella raccolta e nelle diffusioni grazie anche all’edizione digitale tradotta in inglese che rappresenta il 70% delle copie vendute all’estero. Marie Claire migliora del 10% la propria raccolta; il perimetro include anche la testata Home, chiusa durante l’anno (l’ultimo numero è in edicola in questi giorni), con un bilancio in flessione. Il 2014 è invece stato un anno di sofferenza per i famigliari, sia Gente sia Famiglia Cristiana della Periodici San Paolo. I dati a perimetro omogeneo comprendono anche Rolling Stone (uscito ad aprile) e Riders (fino a ottobre). Nel 2015 «Ripartiamo focalizzandoci sui brand centrali: in primo luogo sui sistemi Elle e Marie Claire, e il rilancio del sito di Cosmopolitan già da gennaio. Festeggeremo una serie di anniversari importanti: dai 25 anni di Elle Decor, ai 30 anni dell’internazionalizzazione di Elle, ai 10 anni di Marie Claire 2 Bellezza, che vanta il premio più autorevole assegnato al beauty. Per aprile abbiamo in serbo il rilancio di Marie Claire Maison, in concomitanza con il numero del Salone del Mobile. Stiamo inoltre preparando una serie di eventi sia legati a Expo 2015, sia di altro genere». L’area iniziative speciali, guidata da Roberta Battocchio, è composta da 15 persone organizzate per industry quali moda, design, bellezza e altri mercati, e genera il 14% del fatturato pubblicitario complessivo. L’area digital, invece, pesa per il 10% sui ricavi adv e l’obiettivo è salire a 15%: «Quota peraltro già raggiunta se si considerano i mensili, che sono più avanti sul digitale rispetto ai settimanali in portafoglio» conclude Cancelliere.