DailyMedia 9 luglio 2013

I dati ADS certificano che i nuovi supporti digitali sono utili, mediamente, a garantire la tenuta, in alcuni casi a recuperare, il terreno perduto dalla stampa italiana in continuo calo diffusionale. Senza una solida strategia sul digitale gli editori rischiano di perdere ulteriori quote di mercato. Osservando le rilevazioni dello scorso mese di maggio, il Corriere della Sera guida il ranking dei quotidiani con una diffusione complessiva di 468.250 copie, di cui 406.706 cartacee, contro le 474.395 del maggio 2012. Segue la Repubblica, a quota 399.647, con 350.438 copie di carta contro le 396.446 dell’anno scorso. La Gazzetta dello Sport “chiude” a 245.955 complessive, di cui 230.099 cartacee; l’anno scorso erano 261.250. La Stampa ha una diffusione tradizionale di 225.697 copie contro le 253.971 del maggio 2012; con le digitali fanno 233.451. Il Sole 24 Ore 224.221 copie ma grazie ai nuovi supporti sale a 300.116, mentre l’anno scorso ne diffondeva complessivamente 262.360. Il Messaggero è meno forte sul digitale: se in totale vanta 148.400, 144.982 sono di carta, contro le 176.800 del 2012. Anche Avvenire e il Giornale devono ancora crescere sul digitale: il primo a quota 118.960 cartacee cresce a 120.279 con i nuovi supporti, ma si confronta con il complessivo 121.998 di un anno prima.

Il primo dei settimanali è Sorrisi e canzoni tv, che recupera copie grazie alle diffusioni digitali e raggiunge quota 682.033, di cui 647.311 cartacee ma non riesce a bissare il risultato dell’anno scorso, 699.904. Segue con 517.050 copie il Settimanale DiPiù, che non ha diffusioni digitali. L’anno scorso ne faceva 550.603. Lo stesso vale per Telesette, 432.635 copie contro 443.125 del 2012. Venerdì di Repubblica passa da 447.479 a 392.598 copie cartacee, ma sale a 441.844 con le digitali. Tra i femminili Io Donna fa 380.170 copie di cui 318.504 di carta, contro le 421.251 del maggio 2012, mentre D – la Repubblica delle Donne 338.379 di cui 289.258 diffuse tradizionalmente contro le 311.538 dell’anno scorso. Vanity Fair passa dalle 239.480 del 2012 alle 233.217 di quest’anno, ma cresce a 251.145 con il digitale. Nel corso del mese un rilancio importante ha coinvolto le testate Donna Moderna, Grazia e Tu Style della Mondadori. Gioia raggiunge le 123.730, di cui 119.909 cartacee, mentre l’anno scorso ne faceva 141.638. Sul fronte mensili, il dato riguarda il mese di aprile 2013. Automobile Club guida la classifica con 580.467 copie contro le 625.796 dell’anno precedente. Il Messaggero di Sant’Antonio è a quota 512.992 contro 516.301 dell’anno prima, segue Al Volante a quota 331.930 contro le 364.750 dell’aprile 2012. Tra le testate “digitalizzate”, Glamour è a quota 232.593 complessivo di cui 211.151 cartacee, contro un totale di 239.635 del 2012. Sempre del gruppo Condé Nast GQ con 76.857 copie complessive (66.961 carta) supera 67.941 dell’anno prima. Wired è a quota 68.879 (65.149 carta) contro 67.044. Amica a quota 123.774 copie sale a 124.303 con le digitali, l’anno scorso ne faceva 168.450 in totale.