ADV Express 12 marzo 2013

Dopo le polemiche che negli anni scorsi hanno interessato gli altri istituti di rilevazione delle audience dei vari mezzi (per esempio la vicenda Audiradio), adesso é Audiweb ad essere nell’occhio del ciclone in seguito alla pubblicazione di due articoli apparsi su Italia Oggi e su Il Fatto Quotidiano in cui si mette in dubbio l’affidabilità dei dati diffusi dalla società presieduta da Enrico Gasperini. Agcom ha chiesto di ottenere un maggiore potere di intervento sui dati raccolti e pubblicati dalle società che divulgano gli indici degli ascolti tv e del traffico web. Dal confronto tra i dati Audiweb, Google Analytics, Nielsen NetView e Site Census emergono differenze. Le questioni potrebbero essere diverse: il fatto che il panel di riferimento non può conteggiare correttamente le persone che si connettono dall’ufficio (la maggior parte delle aziende vieta ai propri dipendenti di navigare e scaricare programmi, tuttavia la navigazione dal posto di lavoro molto diffusa). Il traffico effettuato tramite cellulari, smartphone e tablet attualmente non viene misurato dal panel ma solo dal sistema censuario, e infine “l’aggregazione”, che consiste nell’aggregare i dati di una determinata testata con quelli di siti partner, comportando numeri più alti nelle classifiche di readership, che però non corrispondono alla realtà, per cui  per agli investitori viene venduto un traffico che solo in parte corrisponde alla testata su cui hanno scelto di pianificare. La questione è già stata affrontata da Upa, che in passato si è battuta per fornire alle aziende informazioni più trasparenti. Audiweb, da parte sua, difende la propria posizione e l’attendibilità dei propri dati e comunica di essere disponibile ad accogliere nel Comitato tecnico dei rappresentanti di Agcom.