DailyNet 2 aprile 2014

Entro fine anno è previsto il lancio dei contenuti a pagamento «Internet è così: si sperimenta, si prova e si mettono in atto i necessari correttivi, sempre nella direzione indicata dagli utenti, dei cui feedback faremo buon uso». Getta acqua sul fuoco, come di consueto, Pietro Scott Jovane, intervistato a margine della presentazione di Rcs Nest, il nuovissimo incubatore di start up frutto della collaborazione tra Rcs Media Group e Digital magics. Argomento, scottante, la performance del nuovo sito lanciato lo scorso 6 marzo, da molte parti criticato ma, soprattutto, apparentemente non efficace sul piano della performance. «Il sito del Corriere è simile a quello rilasciato dalla Gazzetta il mese prima, che performa meglio e che certamente nella prima fase è andato meglio del Corriere – ha spiegato l’ad di Corriere -. Noi verifichiamo, sperimentiamo e stiamo cercando di capire quello che gli utenti cercano. Il sito è già stato modificato rispetto alla prima versione», Jovane ha poi confermato il debutto entro fine anno dei contenuti a pagamento sul sito del quotidiano, secondo un modello “che guarderà all’esperienza spagnola di El mundo” riadattata in salsa italiana, con una componente definita “di club”, vale a dire una qualche forma di membership che permetterà di fruire di determinati contenuti o servizi gratuitamente previa iscrizione. Assetto strategico confermato anche da Alceo Rapagna: «Complessivamente, come gruppo, tra Italia e Spagna abbiamo già 250mila abbonati digitali paganti. E’ un risultato a cui guardano con interesse un po’ tutti – ha spiegato il chief digital officer di Rcs Mediagroup -. Non sono in molti, a parte il Nyt, ad aver conseguito un simile risultato, nonostante quello di trovare il modo di far pagare i contenuti giornalistici qualificati sia un problema di tutti gli editori digitali. Proveremo con un modello ibrido, un po’ pay un po’ premium». Il manager del digital Rcs ha poi commentato anche lui il lancio del nuovo Corriere.it: «Inizialmente, tra problemi tecnici e impatto degli utenti, non ci siamo fatti mancare proprio nulla – ha ironizzato -. Tuttavia, dopo le incertezze iniziali, e grazie anche ai nostri interventi in corsa, oggi il sito sembra avviato a risultati migliori del precedente».