DailyNet 30/06/2014

Tutta questa gente che non si ferma mai, sempre più in modalità mobile on. Li vedi, tutti in fila a specchiarsi sul proprio smartphone o a “sfogliare” un tablet, accigliati o soddisfatti, ma sempre concentrati. Li vedi e ci sei anche tu. E la cosa aumenta a dismisura, tipo che il 40% del traffico web è ormai appannaggio della mobilità e la cosa cresce sempre di più. Eppure, almeno in Italia, stenta a decollare come un novello Space Shuttle. Ma che problemi abbiamo lungo l’amato Stivale, isole comprese? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Gugliada, ceo di tg|adv, che ci ha anche raccontato i prossimi passi della sua società; novità in vista. Champagne e spumanti in fresco per l’attesa esplosione del mobile advertising: insomma, ci siamo? O si tratta della solita illusione tutta ita liana?

«È vero, stiamo parlando di un’attesa che non si concretizza mai in tutto il suo potenziale. Il problema centrale del mobile advertising è dovuto al fatto che è iniziata prima la vendita a performance rispetto a quella branding. Per tale motivo il mobile è un mercato in salita che non riesce ancora a valorizzare appieno i brand editoriali. Tg|adv con i propri publisher ha sempre adottato una filosofia base: l’essenziale è vendere bene, preferendo piuttosto non vendere se non si ha una strategia vincente. Secondo me il futuro del mobile è roseo, ma a oggi le potenzialità del comparto sono ancora sottovalutate. Come tg|adv scommettiamo forte su mobile e su innovazione, anche più di quanto gli investimenti meritino. E perciò stiamo sviluppando una serie di nuovi formati altamente impattanti, compresi quelli video». Anche perché i dati par lano chiaro: la gente sta sul mobile.  «Il mobile ha il 40% del traffico internet con una crescita costante ogni mese. L’utilizzo della mobilità negli anni è completamente cambiato e con esso l’offerta pubblicitaria. Il consumo dei media si è trasformato: ora lo stesso contenuto può essere fruito su vari schermi. L’advertising classica e i formati speciali hanno un’unica comunicazione all’interno del contesto editoriale nel suo complesso». E’ ancora tempo di scuola e ripetizioni per gli operat ori di mercat o? «Direi di sì: la potenzialità dei nuovi formati mobile, che rendono più facile ed efficace il raggiungimento dell’audience, fornisce agli operatori un’opportunità da non perdere. Per sfruttare la quale, tg|adv sta lanciando un’offerta volta a realizzare campagne display advertising con diversi formati su screen differenti, caratterizzati dalla stessa efficacia di comunicazione. Una digital total audience che permetta al cliente di raggiungere gli utenti nello stesso contesto editoriale, utilizzando però molteplici screen. Ora come ora è già prevista la compresenza di campagne su differenti schermi, come tablet, mobile e desktop internet con formati realizzati ad hoc per i supporti. E proprio per cogliere questa tendenza che occorre educare gli operatori. Infatti, gli stessi utenti leggono le news dei nostri siti sullo smartphone mentre vanno a lavoro; seduti dietro la scrivania dell’ufficio, controllano e aggiornano le news dei siti sul proprio computer; e la sera, a casa davanti alla tv, durante uno spot pubblicitario, consultano le news sul proprio tablet: sono quindi costantemente esposti al messaggio pubblicitario». Ci può raccontare una case history legata a una vostra attività mobile? «A inizio giugno abbiamo deciso di attivare il formato mobile scratch card per un noto brand dell’arrendamento che ha acquistato una campagna esclusivamente mobile per lanciare un’offerta commerciale online. I siti del network interessati spaziavano dall’intrattenimento come Davidemaggio e Televisionando, alla moda e al lusso come Stylosophy, Designmag e Myluxury, ai siti femminili come Pourfemme, Buttalapasta, Tantasalute e Mammeonline, fino al sito di news di punta del network Nanopress.it. Sono stati coinvolti nella campagna sia le app iOS e Android sia gli m-site con un formato di grande impatto: una volta visualizzato c’è la possibilità per l’utente di grattarlo via dallo schermo, introducendo una seconda creatività». Presenterete qualche novità nei prossimi mesi? «Come accennavo prima, stiamo chiudendo delle certificazioni con i maggiori operatori mobile in modo da poterci presentare, nel secondo semestre, con nuovi formati altamente impattanti e personalizzabili, focalizzati sui contenuti video. Queste novità saranno a disposizione sia per i siti web optimized sia per le app iOS e Android appartenenti al network, in modo da poter allargare la nostra offerta multiscreen». Qual è stato l’andamento del mobile advertising in questa prima parte dell’ano? «Abbiamo visto un forte boost per quanto riguarda le campagne del settore automotive, con l’uso di formati standard. Vi è stato maggiore interesse da parte di altri target e settori verso i formati rich media come la scratch card o la nostra rich media gallery (box espandibile). Dal lato programmatic, che ha visto una crescita soprattutto nel secondo quarto di quest’anno, sono sorte le prime richieste del mercato sul mobile, anche se ancora fortemente legate a formati standard IAB. Siamo fiduciosi che anche questa nuova parte della domanda, servita dalle nuove piattaforme, conoscerà un’ulteriore sviluppo»