Dailynet 29/09/2014

Festeggiare i primi vent’anni e rilanciare subito, senza perdere tempo. La storia di Italiaonline prende il via nel 1994 e in questi giorni vive uno snodo fondamentale: la quotazione in Borsa. Il debutto sul segmento Star avverrà il prossimo 14 ottobre. E dall’Ipo la società produttrice dei portali Libero.it e Virgilio.it, incasserà tra i 75 e i 90 milioni di euro. Moneta sonante che, a detta dei manager protagonisti della conferenza di presentazione di venerdì scorso, sarà utilizzata per far crescere l’azienda attraverso fusioni e acquisizioni. I titoli, in offerta, fino al prossimo 8 ottobre, sono offerti nel range di prezzo compreso tra 5 e 6 euro per una valorizzazione complessiva ante aumento di capitale che va da 250 milioni a 300 milioni di euro. La capitalizzazione della società sarà quindi compresa tra 325 e 390 milioni di euro. Il gruppo può dunque contare su un budget per le acquisizioni di circa 100 milioni. «Utilizzando la cassa che abbiamo e i proventi derivanti dall’Ipo, senza ricorrere al debito, dovremmo avvicinarci a 100 milioni», ha infatti assicurato l’amministratore delegato Antonio Converti. E già entro la fine di questo 2014 potrebbe essersi palesata qualcuna di queste decantate acquisizioni, da finalizzarsi entro il primo trimestre 2015. Non è dato però di sapere in quale settore andranno a pescare quelli di Italiaonline. Nessuno sbilanciamento o anticipazione che dir si voglia, insomma, anche se lo stesso Converti ha fatto intendere che «Guardiamo ai contenuti che ci permettano una crescita in quegli ambiti dove siamo tematicamente e pubblicitariamente più deboli». E allora, le acquisizioni saranno effettuate in tre settori: pubblicità online, mercato locale e contenuti verticali, ma anche in un settore sempre più strategico quale è quello del mobile. Sugli aspetti più strettamente strategici e sulle implicazioni rispetto al mercato dell’advertising digitale che tali acquisizioni comporteranno si è espresso a margine dell’evento Gabriele Mirra, VP Business Unit Portal di Italiaonline: «Con riguardo al settore dei contenuti continueremo certamente il nostro percorso di espansione, andando a cercare quelle realtà, nazionali e locali, che possano completare la nostra offerta editoriale in funzione della migliore target audience possibile». Ma l’aspetto più interessante per la società riguarda sicuramente l’enorme potenziale che la sua imponente inventory le conferisce nei due settori a più alta crescita del mercato italiano dell’advertising: video e programmatic: «La nostra peculiarità è sicuramente quella di avere molto traffico ma anche altrettanta relevance, che ci è conferita storicamente da Libero Mail. In tal senso, per quanto riguarda il video, vogliamo sfruttare questo aspetto per “superare” l’equivoco che il video adv sia soltanto preroll. Al contrario, la vogliamo intensificare i nostri sforzi nella direzione opposta: quella di offrire al mercato sempre più strumenti e progetti performance driven, anche in ambito local. Con riguardo invece al mercato del programmatic, in cui siamo già attivi da alcuni anni, sia in fascia premium, sia in fascia bassa attraverso l’open market, è ovvio che uno degli obiettivi è incrementare la marginalità internalizzando la fase di negoziazione»

Numeri e obiettivi

Il presidente, Khaled Bishara ha evidenziato la crescita aziendale ormai pluriennale che non dovrebbe fermarsi, anche perché appartiene a un mercato previsto in crescita. Sempre Converti ha rincarato la dose con un chiaro «Italiaonline è l’internet company nazionale più grande, con una base clienti diversificata. E’ anche il gruppo che vanta la più grande piattaforma di posta elettronica in Italia». Ed effettivamente i numeri non dovrebbero mentire: la recente unione tra Libero e Matrix ha di fatto dato vita al più grande gruppo digitale italiano, prima internet company nazionale e terzo player del mercato web in Italia, dopo Google e Facebbok. Italiaonline, aggregando i dati dei suoi due portali, ha registrato nel corso dei primi sei mesi del 2014: 15,3 milioni di utenti unici al mese; 2,5 miliardi di page views mensili; 11,2 milioni di account mail attivi; 56% di market reach. Inoltre, l’utile netto del primo semestre si è attestato a 5,8 milioni, l’ebitda a 15,5 milioni e i ricavi a 47,6 milioni. Infine, la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 19 milioni. L’azienda si propone di diventare leader del mercato italiano della pubblicità (con l’ampliamento del network dei siti verticali, in modo da raccogliere un’audience ancora più ampia e profilata), di conquistare quote del mercato locale, di  investire ancora di più sul mobile e di incrementare il numero dei portali verticali. Il gruppo sta lavorando anche a un’iniziativa importante sul cibo in vista dell’Expo per aiutare le piccole e medie imprese a emergere. <