DailyMedia 30 aprile 2013

Dopo il via libera di AgCom e del Ministero dello Sviluppo economico, si velocizzano i tempi del closing per l’acquisto della rete televisiva La7 da parte di Urbano Cairo attraverso la Cairo Due, controllata della Cairo Communication. Il mese di maggio dovrebbe essere quello buono; subito dopo Cairo potrà trasferirsi a Roma per prendere in mano i conti della società e varare entro l’estate il piano industriale, che comunque dovrebbe confermare la linea focalizzata sull’informazione e l’approfondimento di qualità. Una delle priorità è il controllo dei costi. Il “deal” con Telecom Italia Media è stato abbastanza vantaggioso, dal costo dell’operazione di un milione di euro alla dote di 88 milioni di euro concessa a Cairo per ristrutturazioni e investimenti, all’assorbimento di 60 lavoratori su 445 da parte di TI Media. L’accordo prevede però l’impegno di Cairo a non vendere azioni per i prossimi due anni. Lo stesso vale per la concessione pubblicitaria. L’iniziativa di entrare da editore nella scena televisiva piace agli azionisti, soddisfatti dei buoni risultati di bilancio – fatturati in crescita del 10% circa nel 2012, profitti in calo ma sempre positivi – e dei dividendi distribuiti. A questo proposito, Cairo rassicura sul futuro: intanto, non ci saranno aumenti di capitale, per affrontare gli investimenti per La7 bastano gli 88 milioni. Dopo i numerosi lanci di nuovi giornali avvenuti recentemente, l’ultimo è il settimanale Giallo dedicato alla cronaca nera, Cairo si concentrerà sulla televisione, che sta vivendo un buon momento sul fronte degli ascolti ma come tutti soffre su quello pubblicitario. Tra gennaio e febbraio La7 dovrebbe aver subìto un calo del 26% circa sebbene La7 si rivolga a un target alto spendente. Sul fronte dei periodici la Cairo Editore registra un calo dei fatturati pubblicitari nel primo trimestre, compensato dal taglio dei costi ma quest’anno non potrà più contare sul contributo del credito di imposta. L’ultimo nato, Giallo, ha un obiettivo di vendita tra le 150mila e le 200mila copie. Urbano Cairo ribadisce infine che non presenterà un’offerta per le testate periodiche di RCS MediaGroup in vendita.