DailyMedia 13/03/2015

Mondadori chiude il 2014 con ricavi netti consolidati a quota 1.177,5 milioni di euro, in riduzione del 7,7% rispetto ai 1.275,8 milioni del 2013. A perimetro omogeneo, considerando il conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria a Mediamond, avvenuto nel gennaio 2014, il calo dei ricavi consolidati è pari al 4,6%. Il risultato netto consolidato è positivo per 0,6 milioni rispetto a una perdita di 185,4 milioni del 2013. La posizione finanziaria netta del Gruppo di cui è a.d. Ernesto Mauri al 31 dicembre 2014 ha mostrato un sensibile miglioramento, attestandosi a -291,8 milioni rispetto ai -363,2 milioni del 2013. Guardando al futuro, Mondadori stima per l’esercizio in corso un margine operativo lordo in significativa crescita a livello operativo, così come per la posizione finanziaria netta. Parallelamente, proseguiranno le attività volte alla dismissione degli asset non core. Guardando al triennio 2015-2017, l’editrice stima un incremento medio annuo dei ricavi tra lo 0,5% e l’1,5% e un miglioramento più che proporzionale della redditività (crescita media  annuale tra il 10% e il 15%). L’Area Periodici Italia ha proseguito nel trend del primo semestre, riportando un andamento migliore rispetto al settore di riferimento per diffusioni e pubblicità. Mondadori si è confermata leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,3%. L’Area ha registrato nell’esercizio 2014 ricavi complessivi per 297 milioni, in calo dell’8,9% rispetto ai 326,1 milioni del 2013 (-7,6% a portafoglio omogeneo). In particolare, i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) sono diminuiti del 7,2% (-5% a portafoglio omogeneo); per quanto riguarda il solo canale edicola, è stato registrato un andamento migliore del mercato di riferimento, in flessione dell’8,2%; i ricavi pubblicitari print hanno registrato un calo del 5,4% ma, al netto delle testate chiuse e cedute, la contrazione si limita al 3,4% (rispetto al -6,5% del mercato; fonte Nielsen);  considerando la positiva performance registrata sul digitale (+4,1%), la raccolta dei brand Mondadori (print + web) passa da 79,6 milioni a 76,9 milioni, in diminuzione del 4,7% (-2,8% a perimetro omogeneo); i ricavi derivanti dalle vendite congiunte, pur in calo del 24,3%, hanno evidenziato un incremento della redditività percentuale principalmente per effetto della strategia di razionalizzazione e  selezione delle iniziative più profittevoli; i ricavi derivanti dalla raccolta sui siti Mondadori sono risultati in crescita del 4,1% rispetto al 2013, per effetto delle performance registrate in particolare da Grazia.it (+43,7%), a fronte di un mercato di riferimento che ha segnato un +2,1% rispetto all’esercizio precedente (fonte Nielsen). Il margine operativo lordo dei Periodici Italia risulta in sensibile miglioramento nel 2014, nonostante la flessione dei ricavi, passando da un risultato negativo di 20,6 milioni a +3,1 milioni. Le attività di Mondadori International Business hanno registrato un aumento dei ricavi del 4,1%. Per quanto riguarda il trend pubblicitario del 2015, Mauri ha anticipato che il primo bimestre si è chiuso in negativo rispetto allo stesso periodo 2014, mentre marzo sta segnando un’inversione di tendenza in territorio positivo. Il riassetto delle testate è stato completato, quindi altre chiusure non sono all’ordine del giorno, e le diffusioni stanno andando un po’ meglio dell’ultima parte del 2014; c’è, invece, la volontà di valorizzare sempre di più i brand come sistemi integrati: non a caso, ad esempio, il nuovo sito di Sorrisi e Canzoni Tv è seguito in toto dalla redazione print, mentre Donna Moderna, tra un mese, “firmerà” una trasmissione su La5. Né c’è alcuna intenzione di cedere il 50% della joint con Gruner+Jahr per il nostro mercato, anche se quest’ultimo editore vorrebbe vendere la sua quota. L’Area Radio,  pur risentendo di un andamento negativo della raccolta, ha riportato ricavi complessivi per 11,7 milioni, in crescita del 3,3% rispetto agli 11,3 del 2014 per effetto dell’avvio a giugno di R101 Tv. L’ebitda però è negativo per il 2,3%. «Sul futuro dell’emittente stiamo riflettendo – ha detto l’a.d. -: non siamo in una situazione di leadership e vedremo se riusciamo a far crescere gli ascolti». Ma l’impressione è che il mezzo non sia più ritenuto core. I ricavi complessivi delle attività puramente digitali, volte a una più ampia valorizzazione dei contenuti editoriali del Gruppo, sono risultati in crescita del 13% rispetto al 2013, per un peso totale pari al 4,3% dei ricavi totali del Gruppo (3,9% nel 2013). Ma l’obiettivo, anche tramite acquisizioni, è di arrivare a un’incidenza di oltre il 10%. I ricavi di Mondadori France si sono attestati a 340,9 milioni, in calo del 3,7% rispetto ai 353,9 milioni del 2013; a portafoglio omogeneo, considerando la cessione di Le Film Français avvenuta a fine 2013, il calo si attesterebbe al 2,8%. Nell’esercizio 2014, l’area Retail ha registrato ricavi per 211,2 milioni, in riduzione  del 6,1% rispetto ai 225 milioni di euro dell’anno precedente. Nell’area Libri, il Gruppo ha confermato la leadership in Italia con una quota del 26,5% del mercato trade. Nel mercato degli  colastici, Mondadori Education, con una quota adddizionale pari al 13%, in linea con quella del 2013, ha confermato la terza posizione nel mercato. Nel 2014 i ricavi dell’area si sono attestati a 336,6 milioni, in crescita dello 0,7%, il margine operativo lordo è risultato di 45,1 milioni, in flessione del 2,4%. E su questo fronte, naturalmente, bisognerà aspettare non oltre il 29 maggio per sapere se RCS MG accetterà l’offerta vincolante per RCS Libri, con la cui acquisizione, il Gruppo di Segrate salirebbe al 38,5% del mercato.