DailyMedia 24/07/2014

Calano i fatturati ma l’utile netto rimane positivo, e invariato rispetto all’anno scorso: il Gruppo L’Espresso approva il bilancio del primo semestre 2014 a quota 332,5 milioni di euro contro i 369,4 milioni del primo semestre 2013 con una riduzione dei ricavi pari al 10%, mentre il risultato si attesta a 3,8 milioni contro i 3,7 dell’anno scorso. La raccolta pubblicitaria è in calo del 10,2%. In questi primi sei mesi ha raggiunto i 188,2 milioni, contro i 209,6 milioni del 2013. Al netto dei mezzi gestiti dalla concessionaria Manzoni per editori terzi, la raccolta perde il 7,8%. La stampa perde l’11,2% dell’adv, leggermente meno della media di mercato che a maggio si è attestata sul -12,4%. A fronte di una tenuta delle radio, che mantengono un andamento lievemente positivo rispetto al settore che, sempre a maggio, ha perso lo 0,3%, internet è in flessione dello 0,9%, meno quindi del mercato di riferimento (-2,1% a maggio). Sul fronte editoriale, i ricavi diffusionali scendono del 6,8% e si attestano sui 114,8 milioni di euro contro i 123,2 milioni del primo semestre 2013, in un mercato delle diffusioni dei quotidiani in forte crisi (-11,7%). Sulla base dati ADS del maggio 2014, la Repubblica si riconferma primo quotidiano d’informazione per copie vendute. Gli abbonamenti ai prodotti digitali del quotidiano (Repubblica+ e Repubblica Mobile) crescono del 16,1% nel periodo, e a fine giugno ammontano a circa 80mila. I quotidiani locali hanno trend diffusionali migliori rispetto al di settore, e registrano un progressivo incremento delle copie digitali. A fine giugno gli abbonati complessivi alle edizioni digitali delle testate del Gruppo L’Espresso hanno superato quota 100mila. Per quanto riguarda l’online, Repubblica.it registra una total digital audience media di 1,6 milioni di utenti unici giornalieri nel periodo gennaio – marzo, secondo la nuova rilevazione Audiweb, confermando la leadership tra i siti d’informazione italiani con un distacco del 35% sul secondo sito. I siti dei quotidiani locali crescono del 18% sul solo pc, e registrano una total digital audience media nel periodo gennaio – marzo di 380mila utenti unici giornalieri. Tornando ai risultati di esercizio, emerge che nei primi sei mesi dell’anno i costi si sono ridotti dell’8,3%. Sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali, di distribuzione, e i costi di gestione e amministrazione principalmente per le misure adottate per il contenimento del costo del lavoro. Il mol consolidato è di 33,7 milioni, in linea con i 33,3 milioni del primo semestre 2013. Il settore dei quotidiani e periodici mostra una tenuta della redditività, internet sostanzialmente mantiene il risultato malgrado la debolezza del mercato pubblicitario e gli investimenti per lo sviluppo, mentre la radio registra una leggera ripresa. Il risultato operativo consolidato è pari a 17,9 milioni, in linea con i 17,8 milioni del primo semestre 2013. L’indebitamento finanziario netto consolidato, pari a 66,8 milioni al 30 giugno 2014, mostra un’ulteriore riduzione rispetto ai 73,5 milioni di fine 2013 e ai 86,1 milioni al 30 giugno 2013; l’avanzo finanziario del periodo è stato di 6,7 milioni. L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine giugno a 2.391 dipendenti con l’organico medio del periodo ridotto del 4,5% rispetto al primo semestre del 2013. In un contesto economico generale e di settore ancora critico, con continuo calo delle diffusioni cartacee non controbilanciato a sufficienza dagli abbonamenti digitali, e un trend ancora negativo della raccolta su stampa, il Gruppo nel primo semestre mantiene la positività del risultato netto e redditività in linea grazie alla riduzione dei costi. Per il resto dell’esercizio, le previsioni sono dipendenti dall’andamento del mercato adv ancora incerto. Nel semestre il Gruppo ha stretto con Telecom Italia Media un accordo per l’integrazione delle attività di operatore di rete in capo a Rete A e TIMB. Ne è nata la società Persidera, operatore indipendente in Italia dotato di cinque MUX controllata da TI Media, per cui secondo fonti stampa sarebbe partita la ricerca di un nuovo socio o di un compratore. Il dossier relativo alla società valutata circa 450 milioni è in mano agli advisor Imi e Mediobanca. Nel corso del primo semestre è partito anche il processo di rifinanziamento della  Società, tenuto conto della scadenza del bond decennale il prossimo ottobre. Lo scorso 2 aprile è stato collocato un Convertible Bond a cinque anni, per 100 milioni nominali, con un tasso di interesse del 2,625% e un prezzo di conversione fissato in 2,1523 euro per azione. Le obbligazioni saranno convertibili in azioni subordinatamente all’approvazione di un aumento del capitale sociale da parte dell’assemblea straordinaria. Nel corso del processo di collocamento sono state raccolte richieste per oltre 500 milioni.