DailyMedia 16/02/2015

RCS MediaGroup esce dal capitale sociale di IGP Decaux e cede la propria quota del 34,5% per la quale gli altri soci JCDecaux e Publitransport hanno presentato  n’offerta d’acquisto vincolante. L’operazione, per la quale si attendono le opportune autorizzazioni da parte delle banche finanziatrici, vale 18 milioni di euro, più altri 2 entro tre anni legati però al raggiungimento di determinati obiettivi. Il consiglio di amministrazione di RCS ha accettato l’offerta nell’ambito del programma di dismissione degli asset non più centrali  nelle strategie della società editrice. Il prezzo offerto sarà valutato il relazione alla partecipazione nel bilancio 2014, il cui il valore consolidato al 30 settembre dell’anno scorso era pari a circa 26 milioni di euro. Attualmente JCDecaux e Publitransport, che fa capo alla famiglia dell’amministratore delegato di IGP Decaux Fabrizio du Chène de Vère, in IGP Decaux detengono quote paritarie. Dopo l’acquisizione della quota RCS, che dovrebbe essere perfezionata entro il primo semestre 2015, JCDecaux salirà al 60%, mentre Publitransport sarà al 40%. In ogni caso, non si prefigura un cambio di ragione sociale, anche perché il mercato italiano conosce il marchio IGP. L’esercizio 2014 si è chiuso con ricavi per 103 milioni di euro, più o meno in linea con quanto realizzato l’anno  precedente e con quanto anticipato da DailyMedia dello scorso 25 novembre. RCS MediaGroup è presente in IGP Decaux attraverso la propria controllata RCS International ADV BV costituita appositamente per contenere questa partecipazione. L’editore del Corriere della Sera è presente nel consiglio di amministrazione con tre consiglieri, l’avvocato Andrea Ghisolfi, il Direttore Generale Communication Solutions di RCS Raimondo Zanaboni e Flavio Biondi, attuale presidente e direttore commerciale di IGP Decaux. Per quest’anno l’a.d. du Chène de Vère immagina «andamenti in miglioramento grazie all’uscita dalla fase recessiva, anche se a budget abbiamo messo previsioni conservative ». Intanto il 2015 inizia con una candidatura alla gara ATAC, a cui risulta partecipare anche Clear Channel. Le offerte sono state aperte alla fine della scorsa settimana. L’Azienda per la mobilità del Comune di Roma (vedere anche DailyMedia del 15 dicembre 2014) mette sul piatto l’affidamento, in due lotti, del servizio di pubblicità sulle vetture, nelle stazioni e negli altri ambiti della metropolitana di Roma e delle ferrovie in concessione Roma-Lido, Roma-Viterbo e Roma-Giardinetti (Lotto 1) e per quello sugli appositi spazi interni ed esterni delle vetture autotramviarie, in servizio pubblico sulla rete urbana di Roma (Lotto 2). Il ricavo minimo presunto, pari complessivamente a 45.500.000 euro, è così suddiviso: Lotto 1 — pubblicità metropolitana, 16.250.000 euro; Lotto 2 — pubblicità bus e auto tramviarie, 29.250.000 euro. La durata dell’appalto è di 78 mesi (ovvero 6,5 anni). Questo appalto, che costituisce una voce di ricavo per ATAC, verrà finanziato dal volume di affari derivante dalla vendita degli spazi pubblicitari. Nel plico di Clear Channel, però, era contenuta solo una manifestazione di interesse per entrambi i lotti, e così ugualmente ha fatto per il Lotto 2 IGP Decaux, che ha invece strutturato un’offerta per il solo Lotto 1. Sul Lotto 2, quindi, entrambi i partecipanti hanno ritenuto troppo onerose le condizioni richieste da ATAC che, ora, deve decidere se accettare l’offerta di IGP Decaux – che fino a fine giugno continuerà comunque ad occuparsi della vendita degli spazi relativi ai mezzi di entrambi i Lotti – per il Lotto 1 o se annullare la gara e predisporre un nuovo bando.