DailyNet 10 novembre 2014

Svegliarsi e accorgersi che nel campo della pubblicità vissuta in mobilità tutto può cambiare in pochi secondi, quelli che servono a leggere una notizia. In realtà dietro c’è un lavoro lungo due anni, tra studi, progettazioni e valutazioni di chissà quante variabili. E così può accadere che Lumata chiuda in anticipo il 2014 e apra definitivamente una nuova stagione grazie al lancio del Certified Mobile Display Advertsing. Di cosa si tratta? A raccontarcerlo in super anteprima è Filippo Arroni, head of advertising and Italy managing director dell’azienda: «Si tratta di un prodotto che offre la possibilità di targetizzare le campagne di mobile display disponendo di dati certificati, che provengono dal documento d’identità e non, come accade oggi, utilizzando informazioni raccolte da database costruiti in base a dati forniti spontaneamente, talvolta imprecisi e incompleti, oppure utilizzando cookie che trattengono informazioni inserite in forma di registrazione. Attraverso questo prodotto sarà possibile targettizzare gli utenti per cluster socio demografici anonimizzati, basandosi su dati certificati dall’operatore telefonico e facendo leva sugli utenti che navigano applicazioni e siti mobile presenti nell’AdNetwork Lumata, il tutto nel pieno rispetto della privacy. Con questo nuovo prodotto, che non dovrebbe avere eguali a livello europeo, passiamo ufficialmente dalla storica fase del media buying a quella inedita del target buying, il che significa che non compriamo più testate o singoli publisher, bensì target certificati. Non sarà più rilevante il traffico, i siti su cui navighiamo ma l’utente vero». La news del giorno e, a questo punto, dell’imminente 2015 sarà diffusa inizialmente con la partecipazione attiva di Vodafone, di cui Lumata ha la concessione esclusiva per tutto quello che concerne il mobile advertising (e lo stesso avviene per H3G): «Il lancio avviene in partnership con Vodafone, ma entro il primo quarto del 2015 contiamo di portare a bordo anche altri operatori così da coprire il 70-75% della popolazione. Crediamo che il nuovo prodotto abbia la dignità per shiftare investimenti dai media tradizionali al Mobile». Come ha fatto Lumata ad anticipare la concorrenza? «Semplicemente perché siamo focalizzati sul mobile da oltre 15 anni e abbiamo acquisito un know how unico nel panorama italiano in questo ambito, la mobilità rappresenta infatti il nostro esclusivo campo d’azione. Oltre a ciò, diversamente da altri player, abbiamo da sempre considerato gli operatori telefonici come attori chiave all’interno della value chain del Mobile Advertising e ci siamo posizionati come loro hub in questo contesto. ». E quindi avete anche la reale percezione di quando il mobile soppianterà definitivamente tutti gli altri media? «E’ prematuro dirlo, senza dubbio questo nuovo prodotto darà una forte accelerata alla crescita di questo mercato. La buona notizia è che sta progressivamente cambiando la consapevolezza dei Brand attorno all’uso del canale Mobile, che è sempre più dentro il media mix e che inizia a essere visto come strategico e non più utilizzato solo tatticamente. Senza ombra di dubbio i device mobile sono il media più diffuso a livello globale, ma stiamo parlando di fruizione. Occorre ancora tempo perché questo si traduca in un significativo cambiamento in termini di spostamento di investimenti dai media tradizionali ma certamente il dato certificato non potrà che accelerare questo processo».