DailyMedia 26 giugno 2013

Per Assocom, è il giorno della svolta, quello in cui l’associazione di cui sono presidenti ad interim Peter Michael Grosser ed Enrico Gasperini pone le basi per un suo non impossibile ma delicato rilancio interno e per riproporsi come istituzione forte nei confronti del mercato e dei suoi interlocutori. Nel corso della mattinata di lavori aperti di “Comunicare Domani” – cui seguirà, nel pomeriggio, l’assemblea a porte chiuse – oltre a un Manifesto dei Valori che ridefinisce in modo forte gli aspetti deontologici condivisi dalle associate (e anche sanzionabili se non rispettati), verrà presentato anche un codice dei compiti associativi, ispirati al concetto per cui l’associazione “rappresenta” la comunicazione presso tutti gli stakeholder, quindi anche i consumatori, le istituzioni e i clienti. Implicito in questo è il desiderio di rilanciare Assocom senza pensare a puntellarsi con accordi e prospettive di fusione con altre associazioni, ma puntando semmai a un allargamento della base che ne rafforzi la consistenza. Tra le proposte che verranno portate in assemblea, ci sarà quella di una decisa revisione al ribasso delle quote associative, con la definizione di 6 nuove fasce in cui il fee resterà comunque sempre legato al fatturato. La speranza è ovviamente anche quella di reclutare nuove associate tra le strutture più piccole e le digitali, convincendo nel frattempo alcune delle big a rientrare e soprattutto a sventare il pericolo che avvenga quella diaspora che alcuni gruppi internazionali hanno “minacciato” e che, ovviamente, se avvenisse, inciderebbe non poco anche sulla nomina del nuovo presidente, attesa per ottobre, dopo che eventuali dimissioni saranno definite entro fine settembre. A rafforzare questo tentativo di ritrovata coesione, sul piano interno dovrebbero essere approvate altre proposte, la principale delle quali sarà l’abolizione delle consulte a favore di gruppi tematici di interesse che in parte già ci sono ma che per ora convivono con quelli di appartenenza. I temi sono quelli delle gare, delle remunerazioni, della privacy, delle “audi”, dei rapporti di lavoro, e così via. Negli orientamenti emersi dalla commissione- governance di cui fanno parte Emanuele Nenna, Giorgio Bonifazi Razzanti, Rossella Sobrero, Layla Pavone, gli stessi Gasperini e Grosser e il d.g. Stefano Del Frate, c’è inoltre anche quello di puntare su un rafforzamento del Consiglio Direttivo, che dovrebbe crescere di importanza per favorire anche il coinvolgimento di esperti esterni su specifiche tematiche. L’obiettivo è anche quello di delineare nuovi modelli di business per le agenzie a fronte di un andamento del mercato che permane molto regressivo, al punto che, questa mattina, le stime sulla chiusura d’anno che verranno fornite dal presidente del Centro Studi Roberto Binaghi saranno di qualche punto peggiorative rispetto al -11% circa ipotizzato nei giorni scorsi da Nielsen. Un nuovo modello di business e, quindi, operativo che, come spiegherà anche Giuliano Noci, ordinario di Marketing e prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, deve adeguarsi rapidamente a un contesto in cui le risorse andranno trovate proponendosi come partner per i clienti proprio nella ricerca di modalità nuove di comunicare a fronte della forzata riduzione dei budget e, quindi, rinunciando a proposizioni “tuttologhe” a favore di offerte organizzative realmente integrate e consulenziali. Tra l’altro, in questo senso, verrà rilevato come l’Italia sia in una situazione anche peggiore rispetto ad altri Paesi anche europei, dove qualche segnale del fatto che, al di là delle riduzioni causate dalla crisi dei consumi, c’è proprio un disinteresse da parte delle multinazionali a spendere nel nostro mercato per coinvogliare risorse invece altrove. In ogni caso, a fornire qualche suggerimento alle imprese di comunicazione, ci sarà anche Mario Abis, fondatore e presidente di Makno, che illustrerà le risultanze dell’ultima release dello storico studio “Agenzie- Utenti”, che evidenzia le aspettative di questi ultimi nei confronti delle prime. Su questi temi si svilupperà una tavola rotonda moderata dallo stesso Abis con la partecipazione di Vittoria Cristofaro, global brand communication manager di Vodafone Group; Federico Merla, business director at Innocean Worldwide Italy; Emanuele Nenna, socio fondatore di Now Available Italia e Africa; Carlo Panella, direttore generale di WeBank; Layla Pavone, managing director lsobar Communications – Gruppo Aegis; e Andrea Stillacci, fondatore e presidente di Herezie Parigi. La chiusura dei lavori pubblici è affidata a Grosser.
(Vittorio Parazzoli)