DailyMedia 11 dicembre 2013

Alla mezzanotte di oggi scade il termine, per chi volesse candidarsi a consigliere di AssoCom, per ufficializzare la propria intenzione. Il numero di candidature dovrebbe essere superiore a quello dei 9 membri che costituiranno il nuovo Consiglio Direttivo eletto dagli associati e che a sua volta sceglierà al proprio interno il nuovo presidente. Le novità più interessanti vengono dal fronte del media, che è rimasto compatto nonostante le dimissioni delle centrali di Groupm, avvenute in coerenza con la scelta di tutta WPP di uscire da Asso-Com dopo la decisione di Massimo Costa, che ne è il country manager, di lasciare la presidenza dell’organismo. Accomunati da tematiche delicate come, soprattutto, la trasparenza in materia di D.N. e trading, i centri media forniscono anche importanti contributi all’associazione sul fronte delle “audi” e i forecast sugli investimenti. In un momento di difficoltà da parte delle agenzie a delineare con maggior precisione la loro identità, le centrali hanno assunto anche un ruolo sempre più importante e forte all’interno della industry e del mercato. Non hanno mai “chiesto” una presidenza ma ora sembrano intenzionate a buon diritto a rivendicare un ruolo maggiore nel contribuire all’attività e al rilancio di AssoCom e per renderla più coesa e forte. Va letta in questa direzione la candidatura di quattro loro rappresentanti per il Consiglio: Marco Girelli, ceo di OMD; Vittorio Bonori, ceo di ZenithOptimedia; Sandra Grifoni, amministratore unico di InMedia-To, ed Eugenio Bona, presidente di Media Italia. A loro dovrebbe aggiungersi Layla Pavone, m.d. di Isobar, che fa parte per altro del Consiglio uscente. Una presidenza affidata a un esponente dei centri media sarebbe un riconoscimento al contributo che hanno dato e che vogliono dare all’associazione, ma anche del loro ruolo innovatore nel mercato. E magari potrebbe essere di stimolo per Groupm per ritornare sui suoi passi.