DailyMedia 5 giugno 2014

Si annunciano leggermente più negative – rispetto a quelle di Upa e Nielsen, che convergono nel prevedere un andamento degli investimenti tra lo 0 e il +1% – le stime dello spending pubblicitario 2014 che AssoCom annuncerà questa mattina durante il convegno “Comunicare Domani”, che si terrà a partire dalle 9.30 al Politecnico di Milano Bovisa, via Durando 10, aula Carlo de Carli. I dati puntuali del forecast verranno illustrati da Marco Girelli, ceo di OMG Italia e vicepresidente dell’associazione, ma l’aspettativa è che la chiusura prevista sia più vicina al -1% che al risultato flat rispetto al 2013. Contestualmente, verrà fornito anche un dato aggregato sugli investimenti online, che dovrebbero aggirarsi intorno all’1,5 miliardi di euro o essere comunque abbastanza allineati a quelli – 1,7 miliardi – forniti due giorni fa dal’AdEx Benchmark, il rapporto annuale di IAB Europe, per quanto riguarda il nostro Paese. Sarà l’occasione per confrontarsi anche, durante la tavola rotonda conclusiva, con i rappresentanti di due dei principali player del web, Luca Colombo, country manager di Facebook Italia, e Fabio Vaccarono, country managing director di Google Italia. Con loro, moderati da Enrico Pagliarini, giornalista di Radio 24, parleranno anche Giovanna Maggioni, d.g. di Upa; Valentino Cagnetta, ceo di Media Italia; Marco Muraglia, chairman di Starcom Mediavest Group; Giuliano Noci, professore ordinario di Marketing Politecnico di Milano e presidente di Explora; e Layla Pavone, presidente del Centro Studi AssAP. Questi ultimi due presenteranno anche i risultati della ricerca “Verso un nuovo ecosistema della comunicazione”, di cui qualche anticipazione è già stata fornita nei mesi scorsi, una fotografia quali-qualitativa di come sta evolvendo la filiera, quali attori new comer si stanno facendo largo e come le agenzie possano affrontare il cambiamento concretamente e con successo. Obiettivo della ricerca, incentrata sui nuovi pattern di consumo multicanale, multimediale e convergente, è quello di codificare i cambiamenti in corso e stimare l’impatto economico del comparto in termini di giro d’affari e risorse umane coinvolte, e capire le evoluzioni della filiera della comunicazione nei prossimi cinque anni. «La ricerca fornisce linee guida chiare sui nuovi assetti del mondo della comunicazione in una logica customer centric e fortemente orientata a nuove pratiche multicanale e convergenti per chiaramente identificare gli attori chiave che saranno i veri protagonisti del mercato dei prossimi anni» spiega Noci. «Abbiamo condotto la ricerca focalizzandoci in prima analisi su interviste in profondità con persone visionarie, volutamente lontane dagli assetti attuali del mondo della industry così come lo conosciamo: contaminazioni che aprono nuovi scenari e forniscono nuovi stimoli per servizi innovativi coerenti con le evoluzioni della comunicazione», aggiunge Andrea Boaretto, head of marketing projects della School of Management del Politecnico di Milano, che ha diretto il team di ricerca. L’introduzione dei lavori di “Attiviamoci!” è affidata naturalmente al presidente dell’associazione, Marco Testa, mentre la chiusura sarà del d.g. Stefano Del Frate. Il titolo del convegno vuol essere un’esortazione ad affrontare il cambiamento conoscendolo e governandolo. La velocità con cui i fenomeni accadono nella rete, grazie alle costanti innovazioni tecnologiche, le opportunità che i big data offrono al mondo della comunicazione, l’affermazione di nuovi modelli di business anche all’interno di questa industry sono gli aspetti più evidenti di una realtà che va affrontata con consapevolezza e dinamismo. Conoscere per pianificare. Pianificare per cambiare. Media sociali, creazione di contenuti, planning & buying online: si farà il punto della situazione sulle dinamiche degli investimenti in comunicazione, in una prospettiva più ampia rispetto all’analisi classica sui “bought media”. Infine, Domenico De Masi, docente di Sociologia del Lavoro all’Università di Roma La Sapienza, proporrà le sue riflessioni su “Mappa Mundi – Modelli di vita per una società senza orientamento”.