DailyMedia 27 giugno 2013

Approvato il nuovo statuto di Assocom: valori condivisi; una visione più vicina all’Europa; capacità di rappresentanza trasversale di tutto il mercato delle aziende di comunicazione; una governance che favorisca la partecipazione; evoluzione della struttura delle Consulte, che vengono sostituite da Gruppi di Lavoro che favoriscano interscambio e partecipazione; una nuova struttura di quote per andare incontro alle esigenze degli associati (è stata rivista la logica delle fasce, per tutte con abbattimenti delle quote stesse). L’associazione guidata ad interim fino alle nuove elezioni da Peter Michael Groser ed Enrico Gasperini, si è data obbiettivi espressi in un Manifesto, condiviso e sottoscritto ieri dagli associati. Assocom ha l’obiettivo di rappresentare e promuovere le aziende di comunicazione che, indipendentemente dalla loro dimensione e specializzazione, si propongono al mercato con un atteggiamento di professionalità e serietà, che ne determina la qualità. Il principio che guida le aziende associate, accomunandole tra loro, è il rispetto: verso i clienti, attraverso ascolto, consulenza, indirizzo e la massima onestà intellettuale nella relazione. Le aziende associate mettono il loro tempo e le loro competenze al servizio degli obiettivi di business dei propri clienti, mai viceversa; verso i collaboratori, perché la qualità di un’azienda di comunicazione dipende essenzialmente dal talento, dalla motivazione e dall’impegno delle persone che vi lavorano; gli associati mantengono verso i collaboratori, di qualsiasi livello di seniority, un atteggiamento etico, responsabile e onesto, nei momenti di crescita come in quelli di difficoltà; verso il pubblico: consapevoli che tutte le aziende che si occupano di comunicazione hanno la possibilità di influenzare le opinioni e i comportamenti delle persone che ricevono i loro messaggi, le aziende associate si impegnano a evitare di dare diffusione, direttamente o indirettamente, a contenuti ingannevoli, discriminatori, volgari o violenti; verso se stessi e i concorrenti: le aziende associate si oppongono a qualsiasi svalutazione del proprio ruolo e difendono singolarmente, oltre che come associazione, il principio fondamentale dell’equa retribuzione del proprio lavoro. Non accettano di partecipare a consultazioni e gare non trasparenti o non rispettose dell’impegno di tutte le aziende coinvolte, ed evitano in ogni modo di divenire complici di azioni e comportamenti mirati a penalizzare i propri concorrenti. Il rinnovamento dell’associazione parte concretamente da un nuovo modello organizzativo, che è stato approvato dall’assemblea. Il presidente si pone come “primus inter pares”. Il Consiglio Direttivo sarà composto da 9 consiglieri (anziché i 18 previsti finora) che avranno maggiore responsabilità e più deleghe, per favorirne il coinvolgimento e la partecipazione. Compiti del Consiglio Direttivo saranno l’elezione del presidente e la definizione dei Gruppi di Lavoro (che, però, potranno essere anche richiesti da gruppi di associate). I Gruppi di Lavoro saranno creati per specifiche esigenze e il loro numero potrà variare nel tempo secondo le necessità, avranno un budget approvato dal Consiglio Direttivo e dovranno produrre risultati entro un termine temporale definito. Una volta terminata la loro funzione, i Gruppi si trasformano in forum aperti per continuare a condividere idee, spunti ed indirizzi su temi specifici. L’altra importante novità è che i Gruppi di Lavoro comprenderanno non solo rappresentanti delle aziende associate ma anche persone esterne, in un’ottica di sempre maggior apertura e sinergia con i diversi attori del mondo della comunicazione, comprese le altre associazioni della industry.