DailyMedia 7 marzo 2014

Il presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Piero Fassino, e il presidente dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, Giorgio Floridia, firmano un protocollo d’intesa volto a consolidare modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità della donna e del principio di pari opportunità. IAP opera dal 1966 per affermare una comunicazione commerciale sempre più “onesta, veritiera e corretta” attraverso il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale e, in materia di pubblicità discriminatoria, protegge la dignità della persona con norme specifiche (www.iap.it). L’Istituto interviene quindi, sulla base di un giudizio espresso dai propri organismi di controllo formati da soggetti completamente indipendenti dal mondo della pubblicità, bloccando quei messaggi che utilizzano l’immagine femminile in modo offensivo, discriminatorio o tale da incitare alla violenza. La collaborazione tra ANCI e IAP ha lo scopo di ampliare l’efficacia dell’Autodisciplina, estendendone il controllo su quelle affissioni pubblicitarie locali che a volte sono escluse dall’ambito di competenza dello IAP, estensione che va a tutto vantaggio dei cittadini. Il Protocollo intende quindi, in sintesi, spingere gli inserzionisti pubblicitari che utilizzino le affissioni locali ad adottare modelli di comunicazione commerciale che non contengano immagini o rappresentazioni di violenza contro le donne; che tutelino la dignità della donna nel rispetto del principio di pari opportunità, e che propongano una rappresentazione dei generi coerente con l’evoluzione dei ruoli nella società evitando il ricorso a stereotipi di genere offensivi. L’ANCI si fa carico di invitare i Comuni a modificare la propria regolamentazione in materia di pubbliche affissioni e di trasmettere allo IAP, anche su segnalazione dei cittadini, i messaggi ritenuti lesivi della dignità della donna; mentre lo IAP si impegna ad esaminare le segnalazioni con ancor maggiore celerità, in modo da bloccare nel minor tempo possibile le comunicazioni commerciali in contrasto con il Codice di autodisciplina.