Daily Net 1 ottobre 2012

Cosa resterà del mercato mediatico come conosciuto oggi? Le situazioni più critiche cominciano a esplodere, trainate dalla crisi degli investimenti che ha assunto connotati critici, vedendo i commenti che circolano tra gli operatori. Settore in difficoltà quello della free press, mercato che dipende completamente dalla pubblicità, in calo da anni a colpi del 50%. Il perimetro si è ridotto notevolmente l’anno scorso con la chiusura di City, quotidiano gratuito del gruppo RCS, e il ridimensionamento di Leggo alle sole edizioni di Milano e Roma. L’operazione non è bastata per la testata di Caltagirone Editore, un tempo la prima del settore per letture e copie distribuite. Trasferire tutto sul web potrebbe essere una soluzione, anche per risparmiare su stampa e distribuzione, che incidono sui costi. In rete poi si possono sviluppare attività alternative a supporto del marchio, come ha fatto Mario Farina con il Club Metro Shop, sito di e-commerce dedicato alle migliori offerte. Metro sembra essere la testata che meglio reagisce a questo momento critico, con una raccolta locale più o meno in linea rispetto all’anno scorso, ma la nazionale in grosse difficoltà. Il piano di rilancio DNews invece, passato dalle mani di Farina alla Emotional Advertising di Fabrizio Verdolin lo scorso marzo e basato sulla distribuzione certificata, non ha funzionato e l’editore sta lavorando per poter mantenere il suo prodotto sul mercato: a pochi mesi dall’acquisto è molto probabile che ci siano tutte le intenzioni di proteggere l’investimento e proseguire nel business.