Corriere Economia 2 aprile 2012
(Lucio Torri)

Investimenti pubblicitari in calo nel 2011 di quasi 4 punti percentuali, mentre nel 2012 la spesa dovrebbe chiudere con un decremento del 5%. A dirlo è l’Upa, che ha evidenziato come nel primo trimestre dell’anno il consuntivo sarà negativo almeno del 10%. Tra le aziende prevale ancora l’attendismo e la speranza é che a una prima parte negativa del 2012 faccia seguito un secondo semestre in progressivo miglioramento. Le attese sono riposte in particolare in quegli eventi quadriennali considerati trainanti per il settore: Europei di Calcio e Olimpiadi.
Il web, rileva Nielsen, é oggi l’unico mezzo dinamico del comparto pubblicitario italiano: ha visto nel 2011 un aumento degli investimenti di oltre il 12% e una crescita delle aziende inserzioniste (+4,5%) e può contare inoltre su un 42,7% di esclusività sul totale degli investitori che lo scelgono. Nonostante questi progressi, sottolinea Massimo Costa, presidente di Assocomunicazione, l’Italia non ha saputo cogliere la sfida digitale: se in Inghilterra gli investimenti pubblicitari su internet rappresentano il 25% del totale, da noi la percentuale non raggiunge le due cifre.