Corriere Economia 11 giugno 2012
(Enrico Grazzini)

Dal 14 giugno decolla l’iniziativa di autoregolamentazione a livello europeo: l’internet Advertising Bureau, Iab Italia, l’associazione degli operatori internet -come Google, Yahoo!, Microsoft, eBay, Rcs- presentano ufficialmente a Roma AdChoices, con cui gli utenti online potranno scegliere se accettare o meno di essere tracciati durante la navigazione in rete per ricevere pubblicità personalizzata anziché generica, più fastidiosa. L’obbiettivo è ampliare le adesioni degli operatori ad AdChoices, per raggiungere l’80% dei navigatori entro giugno. La pubblicità comportamentale è molto contestata: da un lato é efficace, vale miliardi, cresce e rappresenta secondo gli operatori il futuro stesso dell’adv online. Grazie ai cookie questo tipo di pubblicità è in grado di tracciare tutta la navigazione di un utente su internet, profilarlo e offrirgli una pubblicità personalizzata: centra cioè il target senza dispersione di costi e di audience e questo rende possibile il finanziamento di molti siti web che altrimenti chiuderebbero o diventerebbero a pagamento. Per gli utenti potrebbe essere utile perché mirata, ma anche intrusiva memorizzando tutti i siti visitati dall’utente, anche se come sostiene Fabiano Lazzarini g.m. di Iab, la privacy non è a rischio perché difficilmente si può risalire al nome dell’utente. AdChoices rappresenta una svolta, ma transitoria, poiché i commissari della Ue per l’Agenda digitale e la Giustizia dovranno valutare se é sufficiente. La questione della privacy è molto sentita anche negli Stati Uniti dove i gitanti internet Apple, Microsoft, Google, Mozilla, Firefox, Twitter, Facebook hanno già aderito al sistema “do not track” (non mi tracciare) imposto dal Presidente Obama. Microsoft, per contrastare l’acerrimo nemico Google re dell’adv online, ha annunciato che la prossima versione del proprio browser Explorer sarà pre-impostato per rifiutare i cookies, ma il metodo -che ha sollevato le proteste del mondo dell’adv- ha dei buchi: i singoli siti potranno accettare o rifiutare l’impostazione del browser stesso…