DailyMedia 21 maggio 2013

Mercoledì, giovedì e venerdì scorsi è uscito il secondo numero dei nuovi di Tu Style, Donna Moderna e Grazia, e Angelo Sajeva, a.d. e presidente di Mondadori Pubblicità, esprime la propria soddisfazione per i risultati ottenuti dal punto di vista della raccolta. La crescita delle pagine rispetto agli stessi due numeri del 2012 è stata complessivamente del 21% che, dopo il +29% del solo primo numero dei tre “nuovi” magazine, significa una forte tenuta dell’inserito, che troverà una conferma con il progressivo del terzo numero dei tre periodici, che è del +20%. Un trend che risalta ancora di più se lo si confronta con l’andamento del comparto dei giornali direttamente concorrenti (tra cui Io Donna, D – la Repubblica delle donne, A, Gioia e Vanity Fair), che, nel complesso, nelle due scorse settimane – secondo le rilevazioni di Imago Mundi – ha fatto il -23,5%. Dalle 284 pagine complessive del primo numero dei tre giornali, si è passati con il secondo a 532, che diventeranno 782 con il terzo, che inizierà le proprie uscite in edicola domani con TuStyle. Nella graduatoria per numero di pagine, sempre relativamente alla somma del primo e secondo numero, tra i settimanali femminili, Grazia diventa il primo con 204 pagine (era quarto negli stessi numeri del 2012), Donna Moderna, con 200, passa da sesta a seconda, mentre TuStyle, con 128, da ottava diventa sesta (Vanity Fair scende dalla prima alla terza posizione). Ma a Sajeva interessa anche sottolineare come tutto questo sia stato ottenuto senza perdita di valore rispetto ad aprile 2013 (mentre per i periodici nel loro insieme, nel primo trimestre, secondo Fcp, la forbice tra fatturato e spazi venduti è di 10 punti) grazie proprio al riscontro positivo che ha avuto la nuova modalità di vendita delle pagine a “sistema”. Per Mondadori Pubblicità, questi non sono gli unici segnali incoraggianti in un quadro che resta negativo (-22,1% a perimetro omogeneo per i periodici del gruppo in Italia nel primo trimestre): anche il restyling di Grazia Casa, partito in aprile, sta dando i suoi frutti, contribuendo all’incremento del 5,4% a pagine nei primi 5 mesi, e con i numeri di aprile e maggio con 216 pagine complessive di cui 140 lo scorso mese in occasione del Salone del Mobile contro le 110 dello stesso numero dell’anno scorso. Bene infine anche Icon, che, con sole tre uscite dall’inizio dell’anno a differenza dei competitor (GQ, Wired e Style tra gli altri) si posiziona, con un totale di 220 pagine, al primo posto del suo comparto: sembra proprio, quindi, che la scelta di concentrare le uscite stia “pagando” in termini di resa pubblicitaria.