DailyMedia 18/01/2018

A seguito della diffusione dei dati Cinetel 2017, va-rie testate giornalistiche hanno dato una rappre-sentazione parziale e incompleta de-gli andamenti del settore e dei nume-ri registrati negli ultimi dodici mesi dal grande schermo. Infatti, tali risul-tati meritavano un approfondimen-to, non basandosi unicamente sulla lettura dello scostamento di presen-ze tra un anno e l’altro, ma indagan-do anche sul fatto se il dato fosse l’in-dicatore di una tendenza o frutto di fatti contingenti. In settimana, FCP Associnema, e successivamente an-che Audimovie, hanno spiegato, in-fatti, in una nota che, sterilizzando il valore di chiusura anno dai dati dei film di Checco Zalone, l’anno avreb-be chiuso in linea con le medie de-gli ultimi cinque, mentre il mercato pubblicitario relativo alla raccolta ci-nema nel 2017 ha chiuso con +4,2% (uno dei migliori risultati dell’anno se confrontato con gli altri segmen-ti media) rispetto al 2016. L’inizio del 2018, conferma ulteriormente la let-tura affrettata effettuata da alcune te-state giornalistiche di una profonda crisi del cinema italiano dato che già nelle prime due settimane di gennaio gli incassi di alcuni film italiani hanno portato ad una crescita rispetto allo scorso anno pari al +41%. Per quanto riguarda l’analisi dei risul-tati dello scorso anno, bisogna consi-derare che oltre all’assenza di un vero e proprio fenomeno cinematografi-co trascinante per il comparto come è stato il film di Zalone nel 2016, le uscite del 2017 sono state frenate an-che da un altro importante elemento: l’iter legislativo della legge sugli au-diovisivi, la legge Franceschini. Final-mente al settore viene riconosciuta l’importanza strategica per il Paese e vengono assegnate risorse importan-ti, ma tale legge per poter essere ap-plicata necessitava dei decreti attua-tivi, e gran parte del 2017 è trascorso nell’attesa della pubblicazione, men-tre i decreti sono stati approvati solo a dicembre in chiusura d’anno.Per questo molta della nuova pro-duzione italiana la vedremo nel 2018, che sarà certamente un anno di grandi soddisfazioni per produt-tori e distributori e i primi risulta-ti già si vedono da questo inizio d’anno. Sempre riguardo a un’ana-lisi del 2106, la vitalità del nostro ci-nema è confermata dai risultati che titoli come Star Wars, Assassinio sull’Orient Express, e più recente-mente Wonder e Jumanji hanno ri-scontrato, nonché dal rinnovato de-siderio dei brand di legare le proprie realtà a questi e altri blockbuster. Il palinsesto del cinema nazionale del 2018 oltre alle recenti uscite di Come un gatto in tangenziale e Benedet-ta follia – il primo con un incasso to-tale a oggi pari a 8.063.407 euro e il secondo con 3.533.957 euro di incas-so nel primo weekend in sala – sem-bra promettere bene e tra i titoli ita-liani più promettenti per chiudere il primo mese del nuovo anno in bel-lezza troviamo Ella & John, primo film americano del regista toscano Paolo Virzì con protagonisti Helen Mirren e Donald Sutherland; il debutto davanti alla macchina da presa di Fabio Rovaz-zi nella commedia dolceamara Il Ve-getale di Gennaro Nunziante; il biopic dedicato a Fabrizio De Andrè di Luca Facchini con Luca Marinelli nei panni dell’indimenticato cantautore geno-vese; e ancora l’attesissimo Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino e il suo ritratto dell’amore omosessua-le con protagonisti Armie Hammer e Timothée Chalamet; Finalmente Spo-si, il nuovo film degli “Arteteca” con la regia di Lello Arena e in ultimo made In Italy del rocker emiliano Luciano Li-gabue con Kasia Smutniak e Stefano Accorsi. A seguire arriveranno in sala, rispettivamente a febbraio e a marzo, il nuovo film di Gabriele Muccino dal titolo A casa tutti bene, cronaca di un ritrovo familiare, cominciato in festa e finito nel caos e la commedia Puoi ba-ciare lo sposo di Alessandro Genovesi con protagonista Diego Abatantuo-no nei panni di un padre le cui con-vinzioni progressiste vengono messe a dura prova quando il figlio annun-cia l’intenzione di sposare il suo com-pagno. Per quanto riguarda la produ-zione internazionale c’è grande attesa per The Post di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Meryl Streep, che nar-ra la storia dietro alla pubblicazione dei “Quaderni del Pentagono” avve-nuta agli inizi degli anni settanta sul Washington Post, il premiato La for-ma dell’acqua di Guillermo del Toro, The Disaster Artist di James Franco, il biografico I, Tonya di Craig Gille-spie basato sulla vita della pattinatrice Tonya Harding (Margot Robbie) e l’av-venturoso reboot di Tomb Rider con Alicia Vikander nel ruolo dell’eroina Lara Croft. Numerose anche le uscite evento al cinema, vero trend degli ne-gli ultimi mesi del 2017, tra cui i pros-simi documentari Grace Jones: Bloo-dlight and Bami di Sophie Fiennes e Caravaggio – L’anima e il sangue di Je-sus Garces Lambert.