ItaliaOggi 14/02/2017

C’è un mezzo di comunicazione  che attira sempre più investimenti pubblicitari: la GoTv. La televisione che parla ai telespettatoriconsumatori in movimento
fuori casa, infatti, archivia il 2016 con un dicembre in crescita del 34,3%, confermando una raccolta mensile che supera i 2 milioni di euro e un chiaro trend di accelerazione degli ultimi mesi del 2016 (+50% nel bimestre ottobre novembre). La GoTv supera nel 2016 la performance media dell’intero mercato pubblicitario
italiano (attesa al +3%), segnando un +3,4% di incremento con oltre 16 milioni di investimento pubblicitario. Ma, in un periodo di contenimento generale degli
investimenti pubblicitari, come si è imposta all’attenzione degli inserzionisti la GoTv (nata ufficialmente il 26 aprile scorso in seno a Fcp, sotto la presidenza di Angelo Sajeva, su iniziativa delle concessionarie Class Pubblicità, Grandi Stazioni Media e Vidion)? È soprattutto uno il punto di forza del mezzo di
comunicazione: la capacità d’integrare (vedere grafico in pagina) la pianificazione sulla televisione più tradizionale, raggiungendo gli italiani
in movimento fuori casa e dialogando nel day time con un’audience di giovani e adulti, istruiti e con una buona capacità di spesa. Il tutto grazie ai diversi format pubblicitari inseriti in veri e propri palinsesti informativi e d’intrattenimento che costituiscono il vero driver attenzionale durante i momenti di attesa. Si
tratta, quindi, di una nuova e moderna forma di comunicazione inserita in una cornice informativa e  utile. Con più di 1.300 touchpoint all’attivo in tutta la Penisola, tra stazioni ferroviarie, aeroporti, metropolitane, autobus e autostrade, la GoTv parla a un target che più di altri è esposto alle nuove e moderne piattaforme televisive, il satellite e il digitale terrestre. «Abbiamo fatto un’analisi sull’ascolto tv del target che effettua almeno due spostamenti
al giorno stando nove ore fuori casa, lo abbiamo chiamato il target della massima mobilità», dichiara Angelo Sajeva, presidente di Fcp Assogotv, consigliere per le strategie e lo sviluppo di Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale) e presidente Class Pubblicità. «Siamo rimasti sorpresi dalla
sua numerosità: ben 10 milioni di italiani, tra i 25 e i 54 anni, che per l’85% lavora o studia e per il 60% ha un’istruzione elevata; sono light tv viewers che ogni giorno frequentano gli ambienti della GoTv, che diventa così media strategico per raggiungere q u e s t o prezioso target». Infatti, sempre più clienti pianifi cano sul mezzo e spesso aumentano il loro investimento medio, convinti che aggiungere la GoTv agli investimenti sulla tv tradizionale rafforzi la continuità della pianifi cazione e la copertura territoriale, ossia la GoTv arriva dove gli schermi di casa non possono. Se complessivamente sono stati già 400 gli investitori GoTv, attivi in tutto il 2016, crescita e turnover sono garantiti da 180 nuovi clienti. Guardando agli investitori dal punto di vista del comparto merceologico di
provenienza, predominano i marchi del tempo libero e del turismo, dei servizi e quelli legati al largo consumo. Ma non mancano settori importanti come la fi nanza e le assicurazioni, le telecomunicazioni e ancora farmaceutici e griffe di moda. Tra i clienti emergenti invece, mentre tempo libero e turismo consolidano, hanno raddoppiato il loro peso in punti percentuali i servizi, il mondo della distribuzione e la moda. Informatica ed elettrodomestici hanno più che raddoppiato, senza dimenticare che aumenta la sua partecipazione anche l’automotive. Il living, poi, è sbarcato sul mezzo per la prima volta in modo più strutturato. Su un unico mezzo di comunicazione, i posizionamenti e le esigenze di brand differenti trovano comunque soddisfazione perché «ogni singola campagna pubblicitaria
può essere inserita, secondo formati diversi, in un passaggio specifico del palinsesto d’informazione e intrattenimento che lo ospita, preferibilmente vicino ai
contenuti più coerenti con la pubblicità, oppure l’inserimento avviene in momenti precisi dello spostamento del consumatore. Solo in questo modo s’instaura un rapporto sicuro e diretto tra messaggio promozionale e consumatore» conclude Sajeva. Grazie alle caratteristiche dei circuiti della GoTv, l’investitore che
vuole spingere la comunicazione soprattutto in un’area geografica può farlo pianificando in singole città, regioni o nei principali snodi di passaggio. Ma è possibile valutare la GoTv in termini di risultati di comunicazione media? La risposta è Kubik, il software utilizzato da tutti i pianifi catori che consente di
misurare e valutare i contributi della GoTv in termini di copertura e frequenza. Comunque, ovunque si trovi il consumatore e qualsiasi format le aziende
scelgano, la vicinanza di stazioni, metropolitane e autobus ai principali punti vendita consente risultati significativi di call-to-action. Tradotto: guardo la pubblicità e vedo subito dopo il prodotto in negozio, pronto per essere acquistato.